Truffa derivati: assolte in appello grandi banche e manager. Niente confisca dei beni
Il fanno non sussiuste/h5>La Corte d’Appello di Milano ha assolto Ubs, Deutsche Bank, Depfa Bank e Jp Morgan e i nove manager ed ex manager degli istituti di credito imputati per la truffa dei derivati al comune di Milano, ribaltando di fatto la sentenza con cui in primo grado le quattro banche erano state condannate al pagamento di 1 milione di euro di multa e alla confisca di 89 milioni. Per tutti l’assoluzione è arrivata perché il fatto non sussiste. La Corte d’Appello quindi non ha accolto le richieste del sostituto procuratore generale Piero de Petris, assolvendo le banche, come richiesto dalle difese. I giudici hanno assolto anche le 9 persone fisiche imputate, all’epoca dei fatti funzionari dei quattro istituti di credito. Per loro la procura generale aveva chiesto quattro condanne con riduzione della pena, quattro dichiarazioni di prescrizione e una assoluzione.
“Questa decisione doveva essere presa in primo grado ma siamo contenti che sia arrivata a questo punto”
, ha sottolineato l’avvocato Guido Alleva, difensore di Deutsche Bank, aggiungendo che la sentenza di assoluzione ha sancito che “non era possibile vedere dei reati nei contratti con il Comune di Milano“. Il legale ha spiegato di augurarsi che «questa sentenza aiuterà a riequilibrare le valutazioni sui rapporti tra le banche e gli enti locali”, rilevando che “questa sentenza credo serva a fare chiarezza anche su degli aspetti giuridici”. L’avvocato Alleva ha poi ricordato che con la risoluzione dei contratti “il comune di Milano ha incassato un importante vantaggio e questo aspetto dimostra che i contratti non erano diretti a frodare”.
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