Difesa, Pinotti: “Bisogna ripensare ai grandi progetti avviati”

Difesa, Pinotti: “Bisogna ripensare ai grandi progetti avviati”

Roberta Pinotti

Il Governo non esiterà a rivedere, ridurre o ripensare anche grandi progetti avviati o ipotizzati, qualora mutati scenari internazionali o economici lo indicheranno come opportuno“. Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, esponendo al Senato le linee programmatiche del dicastero. “Il tutto – ha precisato – nel rispetto del ruolo del Parlamento e delle sue prerogative, così come previsto anche nella stessa legge delega 244 del 2012. Per questo, una riflessione ampia e matura sulla difesa nazionale sarà fondamentale per le scelte che abbiamo di fronte“.

AFGHANISTAN

L’Italia, inoltre, “partecipa alla discussione sul possibile futuro impegno in Afghanistana partire dal 2015” spiega il ministro della Difesa. “Abbiamo lavorato moltissimo, durante questi lunghi anni, per stabilizzare il Paese e per creare dal nulla le Forze armate e di Polizia per costruire un’amministrazione, una struttura educativa, una assistenza sanitaria. Sappiamo che nel 2014 terminerà la Missione Isaf. Il Parlamento è stato più volte informato circa la possibilità, discussa dai Paesi che hanno finora operato in Afghanistan, che si possa proseguire oltre quella data con una nuova Missione, dedicata proprio al sostegno alle Autorità locali”.

CRIMEA

L’invio degli osservatori italiani in Crimea non può definirsi “una missione militare. I due operatori, non armati, sono stati inviati sulla base di una richiesta dell’Osce”, Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa, chiarisce Pinotti al Senato.

FORZE ARMATE

Tutto possiamo permetterci, tranne di mantenere forze armate di facciata, per onore di bandiera, da esibire in parate” dice il ministro della Difesa. “L’Italia – aggiunge – deve tornare ad interrogarsi sulle questioni fondamentali per la sua difesa; dobbiamo tornare a domandarci come sia il mondo attorno a noi, quali siano i rischi che promanano dai cambiamenti in atto, quali le minacce a noi prossime. Dalla risposta a queste domande dovranno discendere i compiti da assegnare alle nostre Forze Armate, per renderle pienamente idonee a garantire la sicurezza nostra e del sistema internazionale di cui siamo parte“.

LIBRO BIANCO

Per fare questo – conclude Pinotti – lo strumento da utilizzare è rappresentato dalla predisposizione di un Libro Bianco sulla sicurezza internazionale e la difesa. Va redatto cioè un documento che ci aiuti anzitutto a raggiungere la sintesi politica fra le diverse necessità che dobbiamo soddisfare e che poi fornisca le linee guida per pianificare nel medio e lungo termine le nostre capacità di difesa“.

RETE PER IL DISARMO

Registriamo positivamente la disponibilità del governo a rivedere a tutto tondo gli acquisti armati, anche a partire dagli F35“. Lo sottolinea all’Adnkronos Maurizio Simoncelli, Rete italiana per il disarmo. “È un bene che il ministro Pinotti non abbia citato espressamente gli aerei, ormai sempre più criticati non solo da ambienti pacifisti ma anche da quelli militari: è evidente che il governo pensa di rivedere le spese in senso generale“.