Piano Renzi, via libera della Commissione europea. Tagli solo per le pensioni d’oro
La Commissione europea apprezza gli annuncia fatti ieri dal governo Renzi, in particolare le riforme strutturali e istituzionali, il pagamento dei debiti della PA e gli interventi sul mercato del lavoro. Ma “ricordiamo all’Italia la necessità di rispettare gli impegni assunti nell’ambito del Patto di stabilità e di crescita, soprattutto in considerazione del suo elevato debito pubblico”, ha spiegato il portavoce del commissario Ue, Olli Rehn.
L’Italia, ha ricordato il portavoce, “è nel braccio preventivo del Patto, il che significa che è le richiesto di concentrarsi sul raggiungimento del proprio obiettivo a medio termine per arrivare a un bilancio in pareggio in termini strutturali e rispettare la nuova regola sul debito”. L’esecutivo di Bruxelles “ha preso atto della lunga serie di annunci presentati ieri dal presidente del Consiglio”. In particolare sono stati apprezzati “gli interventi proposti in materia di riforme istituzionali e strutturali”, anche se, spiega il portavoce di Rehn, “saremo in grado di valutarli a fondo solamente una volta che saranno tramutati in legge”. La Commissione accoglie “con favore l’intenzione del governo di snellire il processo decisionale e il quadro istituzionale, anche chiarendo le responsabilità tra i diversi livelli di governo, di nominare un’autorità anti-corruzione e di accelerare la liquidazione degli arretrati” dei debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese, rispettando le direttive europee sui pagamenti.
La Commissione europea attende i dettagli delle riforme strutturali e delle misure di bilancio annunciate ieri dal governo Renzi entro aprile e a giugno, nel contesto del semestre europeo, valuterà “se sono adeguate rispetto alle sfide” che deve affrontare l’Italia. Lo ha ricordato il portavoce del commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn. “In linea con la comunicazione adottata la scorsa settimana sugli Squilibri macroeconomici aspettiamo tutti i dettagli rilevanti sulle riforme strutturali da inserire nel Programma nazionale di riforma dell’Italia e di tutte le misure di bilancio pertinenti specificate nel Programma di stabilità”, ha spiegato il portavoce. I dettagli degli interventi annunciati ieri dal governo, ha concluso, “devono essere presentati alla Commissione in aprile e saranno poi valutati nel contesto del semestre europeo di giugno per determinare se sono adeguate in vista delle sfide” che il Paese deve affrontare.
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