Berlino, Matteo incassa la benedizione della Merkel: “Con Renzi un cambio strutturale”
Con il governo di Matteo Renzi in Italia c’è un “cambio strutturale”. A Berlino il premier italiano Matteo Renzi incassa la benedizione della cancelliera tedesca Angela Merkel.
Nella conferenza stampa congiunta al termine del vertice bilaterale, la Merkel ha definito il programma del premier italiano “molto ambizioso”, augurando “tutto il bene alla sua amministrazione”. Si tratta, ha aggiunto la Merkel, di un “messaggio positivo”. Ma la Cancelliera tedesca è andata anche oltre, scommettendo sulla riuscita del governo Renzi. “Non ho dubbi che le riforme potranno avere efficacia” e che l’Italia “arriverà a rispettare” i vincoli europei.
“Ci sono ottime possibilità”, ha aggiunto, dicendo di vedere “il bicchiere mezzo pieno e non mezzo vuoto, perché il governo italiano sta lavorando per riempire il bicchiere”. Certo ci vorrà del tempo per vedere i risultati che vanno valutati “solamente nel medio e lungo termine”, in un arco di “due-tre anni”.
Renzi ha precisato che il governo ha come orizzonte il 2018 ma per noi le riforme devono esere fatte subito”. E’ l’obiettivo prioritario è la crescita. “E’ importante avere chiaro il concetto che noi rispettiamo tutti i limiti che ci siamo dati a partire da Maastricht”, ha assicurato il premier italiano, ma dobbiamo “avere la forza di investire sul grande problema dell’Italia: con le misure di questi anni” il rapporto debito/pil “è cresciuto al 132% perche’, nonostante l’avanzo primario, il nostro problema e’ la mancata crescita”.
Da Renzi arrivano anche le assicurazioni che Merkel voleva sentire. “Rispettiamo tutti i limiti, non chiediamo di sforare”, dice riferendosi alla fatidica soglia del 3%. E’ un concetto che il presidente del Consiglio ribadisce con insistenza. “Non vogliamo cambiare le regole, le regole sono importanti”, perchè ricorda “non sono regole imposte da altri” ma sono “le regole che ci siamo voluti dare”. L’Italia, in sostanza, rivendica il suo ruolo di Paese fondatore e chiede fiducia.
Anche sul nodo, sempre in primo piano, delle risorse necessarie a finanziare gli interventi di politica economica, Renzi è piuttosto chiaro. Angela Merkel “non ha bisogno di conoscere le coperture. Sa benissimo che ci sono, come lo sanno gli italiani perchè le abbiamo illustrate in conferenza stampa”. Arriveranno soprattutto dalla spending review, ci sarà “un processo di revisione della spesa strutturale, con misure irreversibili”, assicura ancora Renzi.
Una giornata che si chiude con un bilancio più che positivo per l’ex rottamatore. A parte una piccola gaffe di dress code. Nella foto di rito prima del summit Renzi si è presentato con un soprabito grigio doppiopetto ma abbottonato male. Al momento dello scatto qualcuno deve averlo avvertito e lui, con un sorriso ha rimediato all’errore.
Al vertice intergovernativo hanno partecipato , da parte italiana, anche i ministri degli Esteri, Federica Mogherini, dell’Economia, Pier Carlo Padoan, del Lavoro, Giuliano Poletti, dei Trasporti, Maurizio Lupi, dello Sviluppo, Federica Guidi, e della Difesa, Roberta Pinotti.
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