Libia, tecnico italiano rapito a Tobruk. Lavora per una ditta di costruzioni. E’ diabetico e ha bisogno di medicine
Un cittadino italiano è stato rapito oggi nei pressi di Tobruk, in Libia. Lo riportano i media libici. Interpellate dall’Adnkronos, fonti della Farnesina precisano che “stanno seguendo la vicenda di un connazionale lavoratore di una ditta italiana che risulta irreperibile in Cirenaica. La Farnesina – proseguono le fonti – segue con il massimo impegno in stretto contatto con ambasciata ed unità di crisi”.
Secondo quanto si legge su un sito libico, l’uomo è il dipendente di una ditta di costruzioni italiana che sta lavorando ad un progetto infrastrutturale a Tobruk. Ad avvalorare la tesi del rapimento, il giornale libico riporta che l’auto del tecnico è stata trovata abbandonata con le chiavi attaccate. L’italiano – la cui identità è nota alla Farnesina – è diabetico e nell’auto sono state ritrovate le sue medicine e la sua insulina. Per questo il ministero degli esteri ha fatto diffondere la notizia del rapimento anche ai media libici, spiegando che ha bisogno di cure: la notizia è stata rilanciata da Radio Tobruk e dai siti internet.
Il sito Libya Herald, sottolinea che i motivi dell’eventuale rapimento sono ancora da determinare. Ma ricorda come a metà del mese di gennaio siano stati rapiti a Motouba, sulla strada tra Derna e Tobruk, altri due italiani, gli operai edili Francesco Scalise e Luciano Gallo, che sono stati poi rilasciati il 7 febbraio scorso.
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