L’aereo dei misteri, satellite cinese avvista un oggetto di 22 metri galleggiare nell’oceano Indiano
Il mistero continua dominare la scomparsa del 777 malese. Il ministro malese dei Trasporti ha annunciato che un satellite cinese ha individuato un nuovo oggetto di grandi dimensioni galleggiare nel corridoio che si estende dall’Indonesia all’Oceano Indiano meridionale, nell’area dove si spera di trovare l’aereo del volo MH370 della Malaysian Airlines, da Kuala Lumpur a Pechino, scomparso l’8 marzo scorso con 239 a bordo, per la maggioranza di nazionalità cinese.
Il ministro Hishammuddin Hussein ha spiegato ai giornalisti di essere stato informato dell’avvistamento di un oggetto delle dimensioni di 22 metri per 13 (inizialmente, per errore, erano state indicate deimensioni di 22 metri per 30), “l’ambasciatore cinese ha ricevuto l’immagine satellitare dell’oggetto galleggiante nel corridoio oceanico meridionale, manderanno navi per verificare”. Il ministro ha detto di non avere al momento altri dettagli, sarà la Cina a divulgarli successivamente. A catturare la nuova immagine è stato il “Gaofen-1″, satellite ad alta definizione per l’osservazione terrestre.
Più tardi, il sito cinese del Sastind (State Administration of Science, Technology and Industry for National Defense) ha scritto che il nuovo avvistamento è avvenuto il 18 marzo e che l’oggetto è stato fotografato 120 chilometri a sud-ovest del punto in cui due giorni prima, il 16 marzo, un altro satellite aveva individuato due oggetti galleggianti a ovest dell’Australia. Zona perlustrata senza risultato da tre giorni dagli aerei da ricognizione australiani e statunitensi. Poco dopo la tv cinese ha diffuso una copia dell”immagine satellitare, senza data e piuttosto sgranata.
Nel frattempo proseguono le indagini per capire se si è trattato di un dirottamento e da parte di chi. I sospetti più forti ricadono sui piloti del Boeing 777, la cui vita è stata scandagliata da ogni prospettiva, credo politico e religioso, rapporti personali, anche con perquisizioni a domicilio. Gli inquirenti non hanno trovato “nulla di anormale” nelle conversazioni tra i piloti del volo MH370 – il pilota, Zaharie Ahmad Shah, il co-pilota, Fariq Ab Hamid – e la torre di controllo prima che l’aereo della Malaysian Airways svanisse nel nulla, ha annunciato ancora il ministro Hussein. Il governo, ha dichiarato, non può diffondere la trascrizione della conversazione, “tuttavia posso confermare che la trascrizione non indica nulla di anormale”. Nei giorni scorsi era stato rivelato che l’ultimo messaggio inviato dall’aereo scomparso l’8 marzo era la frase “tutto bene, buona notte”, pronunciata dal co-pilota poco dopo che era stato staccato il trasponder.
Fonti della polizia malese affermano che nessun elemento sospetto è stato rilevato anche dopo l’analisi del simulatore di volo trovato in casa del pilota Zaharie Ahmad Shah, 53 anni e oltre 30 anni di esperienza. Gli esperti che hanno analizzato l’apparecchiatura non hanno trovato nulla di sospetto, ma hanno chiesto ad esperti Fbi di analizzare un disco rigido collegato al simulatore. I dati di questo disco rigido, scrive il Malaysia Times, furono cancellati il 3 febbraio scorso, diverse settimane prima della misteriosa scomparso dell’aereo.
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