• Home »
  • Esteri »
  • Obama alza la voce: “Se la Russia va avanti ci saranno conseguenze. La Nato in difesa degli alleati qualunque cosa accada”

Obama alza la voce: “Se la Russia va avanti ci saranno conseguenze. La Nato in difesa degli alleati qualunque cosa accada”

Obama alza la voce: “Se la Russia va avanti ci saranno conseguenze. La Nato in difesa degli alleati qualunque cosa accada”

“Se la Russia va avanti, ci saranno conseguenze” e se i Paesi confinanti alla Russia saranno minacciati nella loro integrità territoriale, “gli alleati della Nato obbediranno al principio della difesa collettiva e li difenderanno”. Il presidente Usa non nasconde la preoccupazione per la crisi in Ucraina e avverte: “Ci stiamo organizzando in modo ancora più intenso per fare in modo che ci siano piani di emergenza e tutti gli alleati abbiano delle garanzie. Agiremo in loro difesa qualunque cosa accada: questa è la Nato”. Parlando in conferenza stampa all’Aja, Barack Obama ha sottolineato che è “disonesto dire che c’è una soluzione semplice alla crisi. Con le sanzioni economiche che potremo decidere se non ci sarà una ‘de-escalation’ cerchiamo di essere sicuri che tutto questo per la Russia avrà un costo”. Nuove sanzioni “settoriali” (simili a quelle che hanno colpito le banche russe e le carte di credito dei loro clienti) saranno adottate nel caso Putin “decida di fare scelte sbagliate”.La Russia “è interessata a mantenere i contatti con i Paesi del G8, anche al più alto livello“. E’ quanto ha detto il portavoce di Vladimir Putin, Dmitri Peskov, all’indomani dell’annuncio da parte dei leader del G7, riuniti all’Aja, della sospensione della loro partecipazione al previsto summit del G8 di Sochi che ha visto il presidente Usa Obama assumere una posizione molto dura nei confronti di Putin sostenendo la sua esclusione dal vertice dei Grandi finchè la Russia non cambierà rotta sull’Ucraina. A questo proposito.Il portavoce di Putin ha anche aggiunto che la Russia “ha sempre sostenuto un graduale sviluppo delle relazioni in tutti i settori con i nostri partner in oriente e in occidente”. Inoltre, specifica Peskov, la parte russa “non ha ricevuto notifica” dai colleghi del G8 sulla possibilità di annullamento o rinvio delle attività bilaterali previste al più alto livello”. Si tratta, in particolare, della riunione prevista per aprile di consultazioni russo-tedesche al massimo livello, nonché allo stato attuale, un invito a Putin a partecipare agli eventi di giugno in Francia per celebrare il 70° anniversario dello sbarco delle truppe alleate in Normandia.

Si dimette ministro Difesa ucraino. Il Parlamento ucraino ha approvato le dimissioni del ministro della Difesa Igor Tenyukh, dopo che l’esercito di Kiev ha subito l’umilizione del ritiro delle truppe dalla Crimea, con accuse ai vertici di Kiev di indecisione e confusione. Tenyukh aveva presentato le sue dimissioni in diretta televisiva e 228 deputati sui 450 della Verkhovna Rada le hanno approvate.

Preoccupazione Nato. “L’Alleanza è molto preoccupata per il rafforzamento della presenza militare russa alla frontiera con l’Ucraina”: così Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha parlato in merito alla crisi Ucraina, aggiungendo che la Nato ha tutti i piani pronti per difendere gli alleati.