Zoo di Copenaghen, dopo l’atroce esecuzione della giraffa Marius ora pena di morte per 4 leoni, due adulti e due cuccioli in perfetta salute
Il “nuovo, assurdo animalicidio” nello zoo di Copenaghen, dove sono stati uccisi due leoni anziani e due cuccioli perché “serviva spazio“, “non solo ripropone l’esigenza di una normativa a livello europeo contro la cattività degli animali (e di impegni precisi in tal senso da parte dei candidati alle elezioni del 25 maggio), ma rende ancor più urgente una risposta all’interrogazione che ho presentato nei giorni scorsi per sapere quanti animali siano stati soppressi negli zoo italiani negli ultimi cinque anni, che età avevano, a quale specie appartenevano, quali erano le loro condizioni di salute, quali le motivazioni alla base della decisione di sopprimerli”. Lo afferma la parlamentare di Fi, Michela Vittoria Brambilla in una nota. “L’interrogazione – spiega – prende spunto da un’intervista del direttore esecutivo dell’Associazione europea degli zoo e acquari (Eaza) Lesley Dickier, ripresa anche da ‘media’ italiani, secondo la quale ogni anno negli zoo europei vengono uccisi fra i tremila e i cinquemila animali. Il numero preciso, spiega il direttore di Eaza, non è certo, ‘perché in molti casi nei registri delle morti non viene indicata la motivazione della soppressione’ ed è ragionevole pensare che non tutte queste uccisioni vengano effettuate poiché l’animale è gravemente malato e non recuperabile”.
Per quanto riguarda lo zoo di Copenaghen, e tutti quelli dell’Unione europea, “è ora di rivedere norme europee troppo indulgenti verso istituzioni di matrice e carattere ottocentesco come i giardini zoologici”.
ENPA, PIU’ CHE STRUTTURA DI CATTIVITA’ UN MATTATOIO
“Più che uno zoo, la struttura di Copenaghen sembra essere diventato un mattatoio; un luogo di morte degli animali oltre che di cattività”. A dirlo il direttore scientifico dell’Enpa, Ilaria Ferri, commenta il nuovo episodio di soppressione di animali nello zoo di Copenaghen, quello divenuto tristemente noto per avere ucciso e dissezionato la povera giraffa Marius. “Questa volta è stato il turno di quattro esemplari di leone, due anziani e due cuccioli – prosegue Ferri -. E la prossima volta a chi toccherà? Ma soprattutto a quale risibile pretesto ricorrerà lo zoo di Copenaghen nel disperato tentativo di salvare la faccia di fronte all’opinione pubblica internazionale? Marius è stato ucciso perché di troppo; i due cuccioli di leone invece per evitare una possibile aggressione da parte di altri adulti. In altri termini, con una deprecabile operazione di maquillage linguistico, la struttura, che ha definito la soppressione dei cuccioli come eutanasia, vorrebbe quasi lasciare intendere che gli animali sarebbe stati uccisi per nel loro stesso interesse”.
“Naturalmente – prosegue Ferri – come dimostra l’ondata di indignazione, provocata dalla morte di Marius, l’opinione pubblica internazionale non crede a giustificazioni infondate e pretestuose, e non è più disposta a tollerare simili gesti violenti, crudeli e inutile ai danni di altri esseri viventi, compiuti da chi, come gli zoo, si vuole addirittura arrogare una funzione di conservazione delle specie; cosa evidentemente che con la cattività non ha nulla a che vedere”. Alla vigilia delle elezioni europee l’Enpa chiede a tutti i futuri candidati al Parlamento Europeo di ”fermare la barbarie e di porre fine alle strutture di cattività in tutta Europa, zoo, delfinari, acquari, circhi; strutture che spesso non rispettano neanche le normative nazionali e internazionali. Uccisioni come quelle perpetrate in Danimarca non sono più tollerabili e sono in palese conflitto con l’idea di civiltà di cui l’Europa intende farsi portatrice”.
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