Obama saluta Papa Francesco: “E’ meraviglioso incontrarla, preghi per me e la mia famiglia”. Caloroso incontro con Napolitano
Continua la visita ufficiale di Barack Obama nella capitale
Intorno alle 14.45 il presidente statunitense ha lasciato il Quirinale dove era stato ospite a pranzo del Capo dello Stato Giorgio Napolitano, con cui aveva avuto anche un faccia a faccia di 20 minuti senza interpreti. Il corteo di auto scortate dalle forze speciali americane ha lasciato il palazzo dirigendosi verso piazza Venezia, per arrivare poi Palazzo Madama, dove lo attendeva il premier Matteo Renzi. Il colloquio tra i due è attualmente in corso. Il leader degli Stati Uniti aveva concluso intorno alle 11 e 30 il suo incontro con Papa Francesco – durato circa 50 minuti – in Vaticano, dove era stato ricevuto in udienza privata dal pontefice. Dopo l’incontro con il presidente del Consiglio, il presidente visiterà il Colosseo: già chiusa dalle 13 l’omonima fermata della metropolitana, fatti uscire e allontanati dall’Anfiteatro Flavio i turisti.
La visita al Quirinale
Il presidente americano era arrivato in tarda mattinata al Quirinale per il suo quinto incontro (due al Colle, tre alla Casa Bianca) con Napolitano, volto anche questa volta a ribadire una forte e reciproca stima non solo personale ma anche tra Usa e Italia. I due presidenti sono stati impegnati in un lungo faccia faccia, riferiscono fonti del Quirinale, durante il quale hanno affrontato temi delicati: dall’uscita dalla crisi degli Stati Uniti alla discussione in atto nell’Unione europea su come sostenere e accelerare l’uscita del Vecchio continente dalla stagnazione, fino ad arrivare alla stretta attualità della situazione in Ucraina, del conflitto insoluto in Siria e infine della questione Iran.
“Preghi per me e la mia famiglia”
“Grazie, è meraviglioso incontrarla“, aveva detto Obama a Bergoglio nello Studio della Vetrata. E lasciando il Santo Padre, al momento del congedo gli aveva chiesto: “Per favore preghi per me e per la mia famiglia. Sono con me in questo cammino e devono sopportarmi”. Poco prima, allo scambio dei doni, ricevendo da Francesco una copia della “Evangelii Gaudium”, documento che rappresenta una sorta del manifesto del pontificato, aveva detto: “Lei sa che probabilmente leggerò questo libro nella stanza ovale, quando sarò veramente frustrato. Sono sicuro che mi darà forza e mi calmerà”.
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