Tutti gli uomini del Presidente, qualcuno ubriaco: rispediti a Washington tre agenti di scorta trovati sbronzi. Obama: “Tolleranza zero”
Anche i piu’ allenati e controllati supermen dello staff presidenziale Usa finiscono per comportarsi come ragazzi in libera uscita. Tre agenti del Secret Service americano sono stati trovati ad Amsterdam completamente ubriachi e per questo rispediti negli Stati Uniti e sospesi dall’incarico. Un atteggiamento, come riporta Repubblica.it, che ha irritato lo stesso presidente, tanto che a bordo dell’Air Force One, in volo per Roma, i portavoce della Casa Bianca ribadiscono che Barack Obama intende avere ‘tolleranza Zero’ su questo tipo di vicende.
Insomma, un nuovo scandalo travolge il corpo speciale super selezionato che ha la responsabilità di proteggere l’incolumità del presidente americano, dopo la brutta storia di Cartagena di due anni fa, quando una decina di questi agenti vennero cacciati dal servizio con l’accusa di essere stati con alcune prostitute.
Stavolta non si tratta di sesso, ma di alcol. Domenica sera scorsa, alla vigilia dell’arrivo di Barack Obama in Olanda, tre uomini del Counter Assault Team, tra cui il loro ‘team leader’, hanno alzato il gomito un po’ troppo nel bar del resort di Noordwijk, il Huis Ter Duin Hotel, a 15 minuti dall’Aja. Si tratta degli agenti operativi che hanno il compito di reagire per prima a ogni possibile attentato o attacco violento alla scorta del Presidente, insomma gli uomini che dovrebbero essere sempre in perfetta forma fisica, a maggior ragione alla vigilia di un servizio così delicato.
Secondo le prime indagini, uno di loro è stato trovato totalmente ubriaco e disteso per terra in stato incosciente in un corridoio dell’albergo. Il personale dell’hotel ha quindi allertato l’ambasciata degli Usa in Olanda. E sono partite le misure disciplinari.
Una pessima vicenda che torna a imbarazzare l’immagine della Casa Bianca e dell’amministrazione Obama già uscita a pezzi dopo lo scandalo dell’aprile 2012. All’epoca, una decina di agenti venne licenziata in seguito a un’altra bravata fuori dagli Usa, in occasione di un altro vertice internazionale, a Cartagena, in Colombia per un summit interamericano.
Una sera, dieci di loro, dopo aver bevuto abbondantemente, hanno portato alcune prostitute nelle loro stanze d’albergo, sempre alla vigilia dell’arrivo di Barack Obama. Ma nel cuore della notte, una di queste escort ha cominciato a urlare protestando per non essere stata pagata. Scoppiò il caso che costrinse lo stesso Presidente, livido in volto dalla rabbia, pochi giorni dopo a parlare di “comportamento inqualificabile”, alle scuse e poi alla cacciata del direttore del Secret Service, Mark Sullivan, dopo 30 anni di servizio.
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