Roma, bambina di 10 anni muore dopo un piccolo intervento all’orecchio. Sette medici indagati per omicidio colposo
Omicidio colposo. E’ questa l’ipotesi di reato per le 7 persone iscritte nel registro degli indagati dal pm capitolino Ilaria Calò alla quale è affidata l’inchiesta sulla morte, avvenuta sabato mattina nella clinica Villa Mafalda, di una bambina di 10 anni sottoposta a intervento all’orecchio destro per ricostruire il timpano.
L’iscrizione nel registro degli indagati, come atto dovuto, riguarda i due medici otorini, l’anestesista e 4 dipendenti della clinica che hanno prestato servizio nella sala operatoria. Oggi il magistrato ha dato incarico al professor Luigi Cipolloni dell’istituto di medicina legale della Sapienza di fare l’autopsia di G. F.. Il perito sarà affiancato dal professore Remo Orsetti, specialista in anestesia di rianimazione e terapia del dolore presso la clinica Salvator Mundi. I genitori hanno provocato l’avvio dell’inchiesta denunciando quanto accaduto e fornendo con il loro esposto una serie di elementi che ora saranno esaminati non solo dai consulenti del pm ma anche da quelli delle 7 persone ora indagate.
Conferendo ai suoi consulenti l’incarico peritale il pm ha chiesto che sia data una risposta ad alcuni quesiti. In particolare gli esperti dovranno accertare ”attraverso l’esame necroscopico le cause ed i mezzi che hanno provocato il decesso di G. F.”. Inoltre dovranno accertare ”esaminata la documentazione clinica, eseguito ogni accertamento tecnico strumentale ritenuto necessario, se gli interventi sanitari cui venne sottoposta la bambina deceduta, furono improntati a corretta applicazione delle fondamentali cognizioni scientifiche inerenti la professione medica”.
Il magistrato ha chiesto ai suoi consulenti anche di accertare ”se lo stato fisiopatologico della paziente venne correttamente accertato e se tra le varie terapie praticate anche in occasione dell’anestesia somministrata per l’intervento effettuato il 29 marzo scorso vennero scelte quelle più appropriate o più facilmente tollerabili secondo le cognizioni generali della scienza medica”. Infine i consulenti dovranno accertare ”se cause sopravvenute da sole o idonee a cagionare l’evento, abbiano potuto determinare nel corso del ricovero ospedaliero la morte della paziente”.
“La verità” sulle cause del decesso “la potrà dare solo l’autopsia. In questo momento posso solo esprimere vicinanza e affetto per i genitori della piccola”, ha detto Giuseppe Magliulo, l’otorinolaringoiatria che ha operato la piccola alla clinica Villa Mafalda e che all’Adnkronos Salute ha precisato: “Quel tipo di intervento – timpanoplastica – non può dare luogo ad arresto cardiaco”. “Non sono un mostro, sono una persona corretta”, ci tiene a sottolineare Magliulo. “Posso dire – spiega – che quel tipo di intervento non va a toccare strutture anatomiche che possono determinare un arresto cardiaco. Chirurgicamente non riesco a spiegarmelo”.
Il cuore della bimba si è però fermato improvvisamente. “Erano passati circa 40 minuti dall’inizio dell’operazione – racconta Magliulo – altri 10 e tutto sarebbe finito. Improvvisamente, però, la bimba è andata in arresto cardiaco. E a nulla sono valse le operazioni di rianimazione a cui è stata sottoposta la piccola”. Un mistero, dal momento che, secondo Magliulo, “le analisi del sangue erano normali e la bambina dal punto di vista cardiologico risultava sana”.
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