Elezioni europee, pronto il logo Forza Italia col nome Berlusconi. Barbara candidata? “Oggi non rispondo”
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C’è il nome di Berlusconi nel logo con cui Forza Italia correrà alle elezioni europee del 25 maggio. Lo slogan scelto è ‘Più Italia in Europa, meno Europa in Italia’. Sotto il logo tricolore, pubblicato sul sito web del partito, compare quindi la scritta ‘Berlusconi’ in maiuscolo e carattari azzurri. Quanto a una sua eventuale candidatura, Barbara Berlusconi nprende ancora tempo. ”Oggi non rispondo. Mi scuso ma oggi abbiamo deciso di dedicare la giornata al Milan. Da domani -aggiunge- sarò disponibile a rispondere a questo tipo di domande”.
SQUINZI PRESENTA ‘MANIFESTO’ AI PARTITI - In vista delle Europee, il leader di Confindustria, Giorgio Squinzi , si rivolge ai partiti esortando le forze politiche a scegliere “candidati all’altezza del ruolo che andranno a ricoprire e delle sfide che saranno chiamati ad affrontare”. “Dovranno sedere in Europa i migliori rappresentanti possibili del nostro Paese”, aggiunge.
Per il presidente di Confindustria, che ha presentato il ‘manifesto’ degli industriali per le Europee, la politica deve abbandonare “l’ottica di parcheggio o di contentini da distribuire ai partiti” per la scelta dei futuri candidati alle europee. Squinzi, ribadisce la “raccomandazione ai partiti” sulla necessità di portare a Bruxelles “persone capaci che si impegnino con una presenza costante e che partecipino alla gestione dei dossier”. In una parola, aggiunge, “i futuri eurodeputati dovranno promuovere con determinazione ed efficacia i cambiamenti necessari per rilanciare la crescita e la competitivtà”. Per i prossimi cinque anni, dunque, spiega Squinzi, “dovranno sedere in Europa i migliori rappresentanti del nostro Paese”.
Il leader degli industriali mette in guardia i partiti. Le “risposte tardive e inadeguate alla crisi” hanno alimentato un euroscetticismo che “rischia di prendere il sopravvento”. Per resistere a queste tensioni, l’Unione europea deve dimostrare di “saper reagire e di adattare i suoi strumenti e le sue decisioni politiche”. Squinzi lancia quindi una richiesta: “Per il rilancio dell’economia occorre intavolare un negoziato affinché siano riconosciuti all’Italia, e ad altri Paesi nelle stesse condizioni che ne facessero richiesta, i margini di flessibilità concessi dal Patto di stabilità, in cambio di un robusto programma di riforme strutturali”.
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