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Camerun, due preti di Vicenza e una suora canadese rapiti nella notte

Camerun, due preti di Vicenza e una suora canadese rapiti nella notte

Due sacerdoti italiani, Giampaolo Marta e Gianantonio Allegri, sono stati sequestrati, insieme ad una suora canadese, nel nord del Camerun, nella diocesi di Maroua. I preti che sono stati rapiti appartengono alla diocesi di Vicenza.
La Farnesina ha confermato il sequestro e l’unità di crisi segue la vicenda in contatto con l’ambasciata a Yaoundè. Alla stampa viene chiesto il massimo riserbo.

PAPA PREGA PER RAPITI

Papa Francesco prega per i due missionari vicentini e per la suora canadese e auspica una soluzione. Il Pontefice, a quanto si apprende da fonti vaticane, è stato informato del sequestro in Camerun avvenuto stanotte e si tiene in costante contatto con la nunziatura. Assicura le sue preghiere e si augura una rapida risoluzione.
“Sono ore di apprensione” afferma il sindaco di Vicenza Achille Variati. “Preghiamo per i nostri confratelli, la situazione è già complicata, non complichiamola ulteriormente”. Monsignor Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza, interpellato dall’Adnkronos, non nasconde tutta la sua preoccupazione. I preti che sono stati rapiti appartengono alla diocesi di Vicenza. I preti vicentini in Camerun – a gennaio scorso il vescovo era andato a visitare la diocesi di Maroua – guidano due popolose parrocchie: Tchere e Loulou. Il presule vicentino invita alla prudenza: “non complichiamo i problemi”.
In Camerun sono in missione, da venti anni, anche le suore della Divina Volontà, che affiancano nel difficile compito i missionari vicentini. Da Vicenza le consorelle sono costantemente in contatto con la casa madre della missione in Camerun anche se le informazioni arrivano con grande difficoltà: “Le nostre consorelle – spiega suor Raffaella all’Adnkronos – operano nell’estremo nord del Camerun, proprio nella zona dove da tempo ci sono seri problemi. Sono state avvisate nella notte del rapimento dei due sacerdoti ma si sta ancora cercando di capire con certezza quale sia la matrice. Ripeto, qui ci sono gravi problemi”.
In particolare, nella comunità di Maroua, le suore della Divina Volontà seguono e favoriscono progetti per bambini orfani di genitori malati di Aids; si occupano di bambini con problemi di malnutrizione e hanno avviato un progetto di sostegno per le vedove. Nella comunità di Mindif, le religiose sono impegnate nell’alfabetizzazione nei villaggi della parrocchia, in attività contro la desertificazione e in progetti per fare arrivare l’acqua nei villaggi. Altrettanto operose le suore della comunità di Yaoundè: portano avanti progetti orientati ad educare, accompagnare, sostenere giovani e adulti in situazioni di rischio o di grande disagio. Danno inoltre un prezioso aiuto nelle carceri con un servizio infermieristico e di cura della persona.