Verona, red carpet con “imbucato”: tra ospiti e aziende anche i secessionisti veneti. Ma la Kermesse non si ferma
Di Antonio Paolini
Doveva essere la giornata tutta festa dell’anteprima, un lussuoso “fuori salone” prima di trasferirsi tutti in Fiera, il lauto antipasto all’inaugurazione ufficiale (domani, domenica 6, mattina, e poi via fino a mercoledì 9) del Vinitaly 2014. Programma sontuoso, tutto ambientato nel centro di Verona. Al Palazzo della Gran Guardia, con tanto di “red carpet” in stile Hollywood per ospiti e aziende, ecco il defilè dei 100 produttori top scelti dalla rivista-bibbia Wine Spectator; al MuseOpera dell’Arena, tempio della lirica e della musica, il Chianti Classico in scena a (ri)presentare al mondo, dopo l’annuncio fiorentino di febbraio, la nuova denominazione top di gamma voluta per rilanciare ad alto livello l’immagine del prodotto, e cioè il Chianti “Gran Selezione”; infine, a Piazza delle Erbe, sempre nel cuore della città, a tener banco festosamente c’è il “cocco” di casa, il Soave, il bianco che deve il suo imprinting ai terreni dal suolo prezioso e speciale (in parte vulcanico) delle colline a una manciata di chilometri da qui. Ma a rimescolare le carte in tavola ci ha pensato “Tanko”: ovvero il caso dei cosiddetti separatisti veneti arrestati nel blitz di qualche giorno fa, e per i quali la Lega (contrariamente a quanto fatto per i Serenissimi occupanti del campanile di San Marco a Venezia anni fa) ha deciso di manifestare solidarietà e scendere in piazza, domani alle 18. Proprio qui. A Verona. E così, al bianco e al rosso del vino si affiancheranno le insegne verdi dei leghisti. Inconsapevoli, evidentemente, che mettendo insieme i tre colori (quelli dell’ospite – e protagonista – vino e il loro) viene fuori proprio, guarda un pò, la ripudiata bandiera d’Italia. E indifferenti, evidentemente, alla paradossale prospettiva che, se la cosiddetta “indipendenza” veneta propugnata dai “commandos” del Tanko fosse oggi realtà, la grande kermesse veronese in cui il vino italiano (incidentalmente il prodotto del made in Italy che in assoluto ha in questo momento la miglior performance assoluta di export) incontra il mondo, con ospiti arrivati da oltre 120 Paesi, avrebbe dovuto svolgersi… all’estero. Come non ricordare, allora, Flaiano, e la sua incancellabile sentenza, che taglia corto anche sul caso Tanko: “Quando mai uno stupido è stato innocuo?”
Gli appuntamenti da non perdere
Domenica 6
Ore 11,00. Auditorium Centro Congressi – Taglio del nastro (con il ministro Martina e il presidente della Commissione Agricoltura Ue De Castro)
Ore 11,30. Pad 12 G5 (Abruzzo) – Degustazione dedicata al Montonico
Ore 13,00. Pad. A – Area Irpinia – Degustazione e show coking: “Verticali e parallele: esercizi di gusto”. Tre grandi annate di Fiano di Avellino e il “susci” di Moreno Cedroni
Ore 15,00. Area Mipaaf (Palafiere) – Il vino italiano verso Expo Milano 2015 (stessi ospiti più Diana Bracco, commissario Padiglione Italia)
Ore 16,00. Area Mipaaf (Palafiere) – Convegno “La legalità nel bicchiere” (con i ministri Alfano e Martina e Gian Carlo Caselli)
Ore 16,00. Sala Tulipano (Palaexpo) – Degustazione “Trentino under 35: quando le nuove generazioni entrano in cantina”
LUNEDÌ 7
Ore 10,00. Pad Agrifood Sol (Spazio Confagricoltura) – Degustazione “L’italia preziosa del vino”
Ore 11,00. Area Mipaaf (Palafiere) – La politica e il vino. Lavoro e passione (con il ministro del Lavoro Poletti, il vice ministro alle politiche agricole Olivero; Bruno Vespa)
Ore 11,00. Sala Iris (Palaexpo) – Degustazione Spumanti brasiliani: il brio del nuovo mondo – guidano Beppe Giuliano & Osvaldo Escudero
Ore 13,00. Pad 7 D4 (Cecchi) – Cecchi e D’O a Verona (Davide Oldani e i suoi piatti incontrano i vini di Cecchi)
0re 13,45. Pad 12 “Montepagano Borgo Divino”, presentazione edizione 2014
Ore 14,30. Agrifood Sol – “Bianchi, rossi e… verdi 1” degustazione di vini di aziende impegnate in un percorso di ecocompatibilità (area geografica Centro-Nord) a cura di Confagricoltura – guida Antonio Paolini
Ore 15,30. Sala Tulipano (Palaexpo) – Degustazione Fivi “I Vignaioli indipendenti:volti storie territori”; 13 vini di produttori “speciali”
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