La minaccia di Brunetta: “Italicum entro Pasqua o salta il patto con Berlusconi” Renzi secco: “Ce la facciamo anche senza Fi”
Legge elettorale entro Pasqua o il patto siglato con Silvio Berlusconi salta. E il premier Matteo Renzi, a quel punto, farebbe bene a dimettersi. Lo dice Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, ai microfoni di SkyTg24. ”Non è possibile – accusa l”azzurro’ – che una riforma elettorale che era urgentissima, che il Capo dello Stato chiedeva tutti i giorni in termini di realizzazione, che la Corte Costituzionale ha reso indispensabile, avendo cassato il Porcellum, non è possibile che questa riforma elettorale, una volta approvata dalla Camera tre settimane fa, giaccia da tre settimane insabbiata al Senato”.
”O Renzi la approva prima di Pasqua – avverte Brunetta – dando il segno di volere mantenere gli impegni, oppure Renzi dimostrerà di non avere i numeri al Senato e non avendo i numeri al Senato sarebbe un po’ ridicolo che millantasse Def, tagli all’Irpef, riforma del Senato, tagli all’Irap e così via. Le sue si saranno dimostrate balle, balle cosmiche”.
“Se loro stanno al gioco delle riforme noi ci siamo”, altrimenti “al Senato ce la facciamo. Ce la facciamo”. Il premier Matteo Renzi replica così ai cronisti che gli chiedono della ‘tenuta’ del patto con Forza Italia sulle riforme dopo l’ultimatum di Renato Brunetta sulla legge elettorale. “Noi facciamo le riforme, non ci occupiamo delle questioni interne di Forza Italia, le risolveranno loro”, dice il premier ai cronisti che, davanti alla libreria Feltrinelli dove il premier in una pausa dei lavori sul Def è andato a comprare qualche libro. “Abbiamo rispetto per le questioni interne a Forza Italia, ma non accettiamo ultimatum da nessuno, men che meno da Brunetta”, aggiunge il premier. “A me non risultano incontri con Berlusconi”, ha poi chiarito il premier.
Il chiarimento di Renzia arriva poco dopo le parole di Brunetta. Che aveva detto: “Legge elettorale entro Pasqua o il patto siglato con Silvio Berlusconi salta. E il premier Matteo Renzi, a quel punto, farebbe bene a dimettersi”.
Il capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, ai microfoni di SkyTg24 spiega: ”Non è possibile che una riforma elettorale che era urgentissima, che il Capo dello Stato chiedeva tutti i giorni in termini di realizzazione, che la Corte Costituzionale ha reso indispensabile, avendo cassato il Porcellum, non è possibile che questa riforma elettorale, una volta approvata dalla Camera tre settimane fa, giaccia da tre settimane insabbiata al Senato”.
”O Renzi la approva prima di Pasqua – avverte Brunetta – dando il segno di volere mantenere gli impegni, oppure Renzi dimostrerà di non avere i numeri al Senato e non avendo i numeri al Senato sarebbe un po’ ridicolo che millantasse Def, tagli all’Irpef, riforma del Senato, tagli all’Irap e così via. Le sue si saranno dimostrate balle, balle cosmiche”.
”Il patto Renzi-Berlusconi – prosegue il capogruppo Fi a Montecitorio – dipende da Renzi. Il presidente del Consiglio mantenga gli impegni sulla riforma elettorale, mantenga gli impegni sui tempi della riforma elettorale e per noi si potrà andare avanti. Se Renzi non è in grado, perché non ha i numeri al Senato, di approvare la riforma elettorale prima di Pasqua il patto salta e Renzi ne dovrà trarre le conseguenze su tutta la sua presenza di governo. Se Renzi pensa di avere un rapporto leonino con i suoi contraenti, come siamo noi, si sbaglia e di grosso. Non siamo mica D’Alema noi”, conclude Brunetta.
Prima di Renzi, Maria Elena Boschi, lasciando palazzo Chigi, aveva già stoppato il capogruppo di Forza Italia alla Camera”. “Ancora il testo deve essere esaminato dalla commissione inSenato e a Pasqua mancano 10 giorni”
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