L’Avvenire rivela: “Berlusconi andrà in una struttura per assistere anziani”. E il Cavaliere fa ricorso per candidarsi alle europee
Per ora si tratta solo di un’indiscrezione ma potrebbe essere molto vicina al vero. Berlusconi potrebbe passare nove mesi in una struttura per anziani disabili per scontare la condanna in via definitiva per il caso Mediaset a quattro anni di carcere, tre dei quali coperti da indulto. A dare la notizia il sito di Avvenire, che ha pubblicato le indiscrezioni a proposito dell’istanza alternativa alla detenzione che riguarda l’ex premier. Secondo il sito di news del noto giornale cattolico, a proporre questa misura sarebbe stato l’Uepe, Ufficio esecuzione penale esterna, con una relazione già inoltrata al Tribunale di sorveglianza. Il lavoro non sarebbe particolarmente gravoso – scrive Avvenire.it – visto che lo impegnerebbe in una struttura dell’hinterland milanese, un solo giorno alla settimana, di mattina o di pomeriggio a scelta.
«L’esecuzione di questa pena – scrive il sito del giornale dei vescovi – è in grado di assicurare `il recupero del condannato e di evitare recidive. Per questo ancora devono essere state escluse altre comunità, come quelle dei tossicodipendenti e pregiudicati, che solitamente non potrà avvicinare. Né quelle per il recupero dei minori, data la prima condanna nel processo Ruby». Gli obblighi che a questo punto resterebbero all’ex Cavaliere sono quelli di ritirarsi a casa per le undici di sera e a non uscirne sino alle sei del mattino. Se e come questo possa allargare gli spazi per la cosiddetta «agibilità politica» è forse materia della relazione che oggi i difensori (Coppi e Ghedini) hanno presentato al Tribunale di sorveglianza.
E finisce con un nulla di fatto la richiesta fatta alla Corte dei diritti umani di imporre allo Stato italiano di applicare “con urgenza” misure che consentano a Berlusconi di candidarsi alle elezioni europee. La richiesta dell’avvocato Ana Palacio e delle parlamentari di Fi Deborah Bergamini ed Elena Centemero, membri della delegazione italiana all’assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, porta – a quanto si è appreso – la firma di diecimila elettori di Forza Italia. Berlusconi si è già rivolto alla Corte europea il 7 settembre puntando l’indice contro la legge Severino che considera incandidabile per sei anni chi è stato condannato a più di due anni di reclusione. Il Cavaliere aveva chiesto ai giudici di accordare la precedenza a questo ricorso, richiesta che è stata tuttavia rigettata.
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