Scambio di embrioni al Pertini di Roma, parla la mamma: “Quei gemelli non sono miei ma vivono dentro di me, li voglio tenere”
La neo mamma decide di chiarire la situazione attraverso il suo legale, Michele Ambrosini: “Questi bambini vivono dentro di me, li ho sentiti battere sul mio cuore, crescono e sono sani. Come posso decidere del destino di due creature così attese? Sì, ho avuto un momento di umano rigetto quando ho saputo che non erano miei, anzi nostri, che gli embrioni che avevo in grembo erano di un’altra donna, ma poi abbiamo deciso che la gravidanza doveva continuare, i nostri valori sono questi…”
“Abbiamo appreso della vicenda dai giornali. Ci sarà una ispezione del ministero per verificare le procedure“. Lo afferma il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, commentando le notizie sul presunto scambio di embrioni avvenuto nel centro di fecondazione assistita dell’ospedale Pertini di Roma.
A confermarlo anche una nota del dicastero dove si legge che “è già stato avviato l’iter del Ministero della Salute che, tramite il Centro Nazionale Trapianti, svolgerà un’ispezione all’ospedale Sandro Pertini a Roma, relativamente al gravissimo caso segnalato oggi da fonti giornalistiche e finora non segnalato all’autorità competente centrale”.
“Le normative nazionali che attuano le direttive europee nel settore cellule e tessuti specifiche per la fecondazione assistita – prosegue il ministero – sono molto rigorose: le procedure indicate nelle norme, se applicate correttamente, garantiscono la tracciabilità di tutto il materiale biologico nel percorso di fecondazione assistita”.
“Con riferimento allo specifico caso segnalato oggi dalla stampa, il Ministero intende verificare quale sia stato il percorso seguito dal centro di fecondazione assistita dell’ospedale Pertini – conclude la nota – se siano state rispettate tutte le procedure previste dalle leggi e le ragioni per le quali non ne sia stata data tempestiva informazione all’autorità centrale”.
LA VICENDA – Il grave errore sarebbe accaduto, secondo quanto riporta ‘La Stampa’, il 4 dicembre scorso, quando dopo tanti controlli medici, e una serie sterminata di test, alcune coppie (quattro) si sottopongono al trattamento di fecondazione assistita. Ma proprio quella mattina, spiega il quotidiano, qualcosa va storto. E si verifica l’irreparabile: uno scambio di embrioni tra coppie.
“Con il risultato – scrive il quotidiano – che, dal dicembre scorso, c’è una mamma porta in grembo da quattro mesi due gemelli che non sono suoi, o che per meglio dire, secondo i riscontri, non sono compatibili con i profili genetici dei genitori”. Restano i dubbi per le altre coppie che quella mattina si sono sottoposte al trattamento.
La Regione Lazio intanto ha chiuso l’unità di fisiopatologia per la riproduzione e la sterilita’ del nosocomio romano.
Il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha istituito una commissione d’indagine presieduta dal rettore di Tor Vergata, il genetista Giuseppe Novelli, che dovrebbe riunirsi domani alle 17 per esaminare il caso. Spetterà alla commissione presieduta dal professor Novelli fare pienamente luce su quanto accaduto quella mattina di dicembre dello scorso anno.
Social