Ucraina, altri 40 mila soldati Russi al confine. Allarme da Londra: Mosca responsabile di aggressioni e intimidazioni simili al secolo scorso
La Russia ha ammassato decine di migliaia di unità militari vicino al confine con l’Ucraina, truppe che vanno a sommarsi ai 25mila uomini stanziati in Crimea. A dichiararlo è stato l’ambasciatore britannico alle Nazioni Unite, Mark Lyall Grant, intervenendo nel corso della sessione di emergenza dell’esecutivo Onu convocata la notte scorsa per discutere della crisi.
“Le immagini satellitari indicano la presenza di un numero compreso tra i 35mila e i 40mila militari nei pressi del confine con l’Ucraina muniti di tank, artiglieria e unità di supporto logistico“, ha affermato. “Questo – ha concluso – in aggiunta ai 25mila soldati che Mosca ha stanziato illegalmente in Crimea“.
Il diplomatico ha poi accusato Mosca di rendersi responsabile di aggressioni e intimidazioni “simili al secolo scorso”.
L’incontro a New York è stato convocato di fronte all’aggravarsi della crisi nella parte orientale del Paese e dopo che il presidente ucraino, Oleksander Turchinov, ha dato tempo fino alle 8 di questa mattina ora italiana ai ribelli filorussi che hanno occupato edifici pubblici nella parte orientale del paese per deporre le armi. “Il Consiglio di Sicurezza e Difesa ha deciso di condurre un’operazione antiterroristica su larga scala che coinvolgerà le forze armate ucraine”, ha dichiarato in un intervento alla nazione.
“La situazione sta sfuggendo di mano nell’Ucraina sudorientale. Sarà l’Occidente a determinare l’opportunità di evitare la guerra civile nel Paese“, ha detto dal canto suo nel corso della riunione l’ambasciatore russo alle Nazioni Unite, Vitaly Churkin, sottolineando il rischio che la crisi in Ucraina degeneri.
Ma da parte americana non si è mancato di criticare Mosca: l’ambasciatore statunitense all’Onu, Samantha Power ha accusato la Russia di alimentare l’instabilità nel Paese e disinformare una popolazione “sottoposta a incitamenti e violenze”. “Consiglio ai colleghi russi – ha dichiarato al termine dell’incontro il rappresentante ucraino all’Onu, Yuriy Sergeyev – di chiamare i vostri ministri, dir loro di chiamare i loro agenti, finitela di fare ciò che state facendo, non alimentate il separatismo e troveremo il modo di venirne a capo”.
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