Grillo si difende: “Sulla Shoah non chiedo scusa, la comunità ebraica deve cambiare portavoce”
“Hanno scritto che io ho utilizzato la Shoah a fine elettorali. Questa è una menzogna, che respingo. Anche la comunità ebraica deve cambiare portavoce. Io non devo chiedere scusa, perché è stata data un’interpretazione distorta delle mie parole”. Il leader M5S, Beppe Grillo, ribatte alle polemiche per il post su Primo Levi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta all’auletta dei gruppi parlamentari della Camera.
“Non ho preso le parole di Primo Levi per fare del sarcasmo – spiega Grillo – Ho rapportato la poesia ai giorni nostri, ho parlato dei poteri mafiosi e della P2. La Shoah è dietro l’angolo, e ne succede forse una al mese o una all’anno: dal Ruanda alla Siria, a un sistema bancario e finanziario che fa migliaia di morti all’anno. Abbiamo Shoah da tutte le parti, dobbiamo stare attenti a non abbassare la guardia. Questo mi ha insegnato Primo Levi e questo ho scritto. Non ho fatto battute o ironia. Ho usato la frase ‘Arbeit macht frei’ – il lavoro rende liberi – per dire che oggi il lavoro fa tante vittime e che la P2 rende liberi”.
In conferenza stampa Grillo parla di Equitalia ma coglie anche l’occasione per sferrare un nuovo attacco a tutto campo, dalla Presidente della Camera al Capo dello Stato, a Berlusconi.
EQUITALIA – “Equitalia ha un rapporto criminogeno con i cittadini che non esistono più – scandisce – sono solo numeri sulle cartelle esattoriali: i cittadini ormai sono terrorizzati dalla cassetta delle poste. Equitalia va abolita, in primo luogo per la giustizia delle persone, gente che si uccide, 4500 negli ultimi 5 anni, persone devastate da un sistema criminogeno”.
BOLDRINI – Di nuovo nel mirino del leader M5S anche la presidente della Camera. “Noi abbiamo deciso di dire basta, abbiamo deciso di reagire. Non ci stiamo più ad essere convocati dalla signora Boldrini, una dilettante allo sbaraglio – attacca Grillo – che vuole mandarci fuori dal Parlamento. Noi dal Parlamento non ce ne andiamo più, sono loro che se ne dovranno andare”. “Abbiamo scoperto e filmato i lobbisti – continua – li abbiamo mandati fuori. E cosa fa Boldrini? Vuole sbattere noi fuori dal Parlamento? Manda via chi, una nominata da un partito del 3% come Sel, un partito che canta l’inno dei partigiani mentre danno 7,5 mld e mezzo alle banche”.
BERLUSCONI – E poi, Silvio Berlusconi. E’ “interdetto dai pubblici uffici ma viene ricevuto dal presidente della Repubblica – rimarca Grillo – Adesso dovrà andare mezza giornata ai servizi sociali, per avere evaso centinaia di milioni. Non c’è che dire, conviene. Lo dico a tutti: evadete milioni, se poi la pena è una mezza giornata a settimana ai servizi sociali è un bell’investimento”.
DELL’UTRI – Il leader M5S ne ha anche per Dell’Utri. ”Non tornerà mai – dice – forse il suo ritorno in Italia sarebbe pericoloso per lui. E’ stato condannato, è scappato e sta facendo una fine miserabile. Questi non sono uomini, che tornano e dicono ‘eccomi qua, mettetemi in galera’. E’ una fine ignobile, io sarei andato in galera”.
RENZI – Grillo non risparmia poi considerazioni sul presidente del Consiglio. “Io non sono l’avversario di Renzi, non sono candidato contro Renzi – chiarisce – I candidati contro Renzi sono la democrazia, l’intelligenza e l’onestà. Tutte cose che questo ragazzotto qui non può interpretare, perché è stato messo lì dai poteri forti, a realizzare i programmi delle banche tedesche e francesi”.
LEGGE ELETTORALE – Quanto alla legge elettorale, è stata scritta “insieme a Berlusconi” ma, secondo Grillo, ”ora non la vogliono più fare, hanno capito che al ballottaggio ci va il Movimento 5 Stelle”.
EUROPEE – “M5S sta crescendo in modo esponenziale. Il nostro è un virus, non ci ferma più nessuno – sottolinea – Quindi decidete da che parte stare: dalla parte di De Benedetti, che ha distrutto l’imprenditoria del Paese o con Berlusconi, che ha ucciso la moralità e l’onestà. Noi siamo qualcosa che sta sconvolgendo i grandi interessi e i grandi poteri che si sono messi a fare i dossier su di me, su Casaleggio. Il 25 maggio cambierà la storia di questo Paese, ma è già cambiata. Abbiamo messo in Parlamento persone perbene e persone così non le hanno mai viste in questo Paese”.
Social