Coppa del Re, trionfa il Real Madrid di Ancelotti. Superato il Barcellona per 2-1
Gareth Bale regala al Real Madrid la Coppa del Re.
Al Mestalla la squadra di Ancelotti vince 2-1 e sancisce la fine di un ciclo per i blaugrana. Blancos subito in vantaggio all’11′ con Di Maria, che finalizza una ripartenza dei merengues. Bartra riporta il match in parità al 68′ con un colpo di testa. Poi, a 5′ dal termine, Bale chiude la partita con una prodezza: il gallese parte da centrocampo e firma il 2-1 finale.
Ancelotti preferisce la Coppa.
Lo dice la sua autobiografia e il campo conferma tutto. Nella notte che incorona Bale, il tecnico italiano conquista il primo trofeo spagnolo e firma un tris personale da Special One: Coppa Italia, FA Cup e Coppa del Re. Il primo passo verso il sogno del Triplete, che a Madrid ora comincia a prendere forma. Prova di carattere e di forza per i Blancos, che dominano, si fanno riprendere, ma poi chiudono il match grazie a “Mister 100 milioni”. Tonfo pesante invece per il Barcellona, che ora deve leccarsi le ferite e fare i conti con un’annata disastrosa e un futuro incerto. In campo la differenza l’hanno fatta la furia agonistica del Real e la diversa voglia di vincere. Questione di stimoli. E forse di cicli.
Piatto ricco al Mestalla.
Orfano di Cristiano Ronaldo, Ancelotti sceglie Isco per dare più solidità al tridente Di Maria-Benzema-Bale. Martino recupera invece Bartra al centro della difesa e opta per Fabregas accanto a Messi e Neymar. Barça-Real è subito partita vera. In palio non c’è solo il titolo spagnolo, ma molto di più. L’ennesimo Clasico, l’ennesima battaglia. Per i blaugrana, fuori dalla Champions e relegati al terzo posto nella Liga, la Coppa del Re è infatti l’ultima chance per salvare una stagione deludente. Per i Blancos, ancora in corsa per tutto, da Valencia passa invece il sogno del Triplete.
Difesa subito alta per Ancelotti e poco spazio al Barça.
Il Real parte forte. Bale è un lampo ed è sempre pericoloso. Gli uomini di Martino faticano invece a trovare le distanze e la profondità. Gara vibrante, ritmi elevati. I Blancos palleggiano bene e all’11′ rompono gli indugi. Isco innesca il tridente e Di Maria (in posizione sospetta) batte Pinto con una rasoiata sul secondo palo. In vantaggio, il Real continua a premere e a mettere in difficoltà il possesso palla del Barcellona, che sbatte contro Isco e Modric. Neymar prova a inventare qualcosa, ma Pepe e Ramos fanno buona guardia e i Blancos tengono lontani Iniesta & Co. dalla porta di Casillas. Trovato il punto debole (Carvajal), i blaugrana scelgono poi la fascia sinistra per sfondare, ma si allungano e prestano il fianco alle ripartenze della banda di Ancelotti, sempre pronta invece a lanciare Benzema, Bale e Di Maria. In mezzo al campo domina il Real, ma i Blancos sono imprecisi nell’ultimo passaggio e non riescono a raddoppiare. Messi è la copia perfetta di quello visto al Calderon e, senza l’estro della Pulce, il Barcellona viaggia a fari spenti. Il primo tempo si così chiude sul meritato vantaggio delle merengues, che cambiano modulo e si affidano a un più prundente 4-4-2 con Di Maria sulla linea dei centrocampisti.
Nella ripresa il match non cambia.
Bale spaventa subito Pinto, ma il suo tocco è sull’esterno della rete. Alonso, Modric e Isco tirano la linea e il Barça, timido e falloso in fase di impostazione, non passa. Il Real, padrone del campo, sovrasta invece fisicamente la squadra di Martino. Gli uomini di Ancelotti arrivano sempre prima e il Barcellona è costretto più a difendersi che a tessere la solita rete di passaggi. Di Maria è l’uomo-ovunque e il Real è una furia quando accelera. Senza Cristiano Ronaldo, i fenomeni del Real sono Bale e Benzema, che al 66′ prende il palo. Con un occhio attento al cronometro, Messi & Co. invece barcollano, ma il Barcellona resta in partita. Questione di orgoglio. E non solo. Il Clasico è match di nervi e di occasioni. E il Barça si aggrappa a Bartra, che al 68′ approfitta di una dormita di Pepe e riporta tutto in parità con un colpo di testa su calcio d’angolo. Gol pesante, che dà morale a Neymar & Co. Ma il Real non molla e continua a martellare. Modric ci prova dalla distanza e scheggia il palo, poi sale in cattedra Bale, che a cinque minuti dal termine delizia il Mestalla con una progressione di 60 metri e infila Pinto con un colpo delizioso. Nel finale Casillas ringarazia il palo e il Real alza al cielo la Coppa del Re. Primo squillo per Ancelotti. Ultima fermata invece per Martino?
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