Bonus fiscale, Renzi: “6 milioni e mezzo di persone avranno gli 80 euro”. Brunetta: “Oggi ‘decreto di scambio’ da prima Repubblica laurina”
“Se leggo i giornali vedo che questa operazione è finanziata da tagli alla sanità e tagli agli stipendi. Non è così“. Lo ha puntualizzato il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in un’intervista al direttore de “La Stampa” Mario Calabresi. “Diamo ottanta euro al mese a sei milioni e mezzo di persone. A due milioni e ottocentomila -ha aggiunto- ne diamo tra i sessanta e gli ottanta. Abbiamo allargato la fascia delle persone interessate dall’intervento abbassando i contributi. Ma leggendo i giornali sembra che terrorizziamo le persone distribuendo denaro. È curioso no? Stanno tutti a fare gli schifiltosi. Ma è la prima volta in cui i soldi si restituiscono anziché prenderli“.
“No, non ci saranno nuove tasse per dare il bonus. E sono abbastanza sorpreso, ci sono più bufale sui giornali su questa roba che bufale in campagna. Bufale a go go. Prima mi hanno detto che non avrei mai avuto il coraggio di tagliare Irpef e Irap, poi che lo avremmo fatto con una televendita ma senza il Def, poi che mancavano le coperture. La sintesi è che questi denari non verranno da nuove tasse”, ha poi detto il presidente del Consiglio, intervistato e registrato con i nuovi Google glass, dalla ‘Stampa’.
“Buongiorno. Oggi il decreto, si cambiaverso”. In un tweet, il presidente del Consiglio aveva confermato per oggi il varo del decreto legge che porterà aumenti in busta paga per i redditi più bassi.
“Matteorenzi altro che cambio verso. Oggi ‘decreto di scambio’ da prima Repubblica ‘laurina‘…”. Così, sempre da Twitter, il capogruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta, replica al presidente del Consiglio.
Il Cdm è stato convocato alle 15,30 il Consiglio dei ministri per approvare il decreto legge sugli sgravi fiscali per i lavoratori con redditi più bassi e per le imprese. In particolare il comunicato di palazzo Chigi con l’ordine del giorno parla di “misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale – Per un’Italia coraggiosa e semplice’.
Sul tavolo anche un decreto legge con interventi per le popolazioni dell’Emilia Romagna colpite dall’alluvione del gennaio scorso.
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