Si spezza la croce del Cristo dedicata a Wojtyła, ragazzo disabile muore schiacciato
Schiacciato dalla croce eretta in onore di papa WojtylaE’ morto così un giovane affetto da leggera disabilità motoria residente a Lovere, in provincia di Bergamo. Per un’altra assurda coincidenza, Marco Gusmini, 21 anni, abitava in via Giovanni XXIII ed è morto a pochi giorni dalla canonizzazione dei due pontefici. A Cevo, in Valcamonica, dove è avvenuta la disgrazia, il giovane era andato in compagnia di una quarantina di ragazzi dell’oratorio di Lovere.
Quando la scultura lo ha investito, sbalzandolo contro una staccionata, era seduto su una panchina a parlare con il parroco del suo paese, don Claudio Laffranchini. E a Cevo, domenica prossima alcune iniziative, ora cancellate in segno di lutto, avrebbero dovuto accompagnare il lieto evento dei due Papi santi. “Quando facciamo il primo incontro per organizzare il grest estivo?”. Sono state queste le ultime parole di Marco Gusmini, prima che gli crollasse addosso, uccidendolo, la croce del Redentore.
Il 21enne, affetto da una leggera disabilità motoria, non sarebbe riuscito a scappare in tempo proprio a causa dei suoi problemi fisici. I compagni di Marco e il sacerdote hanno raccontato ai carabinieri di Breno, intervenuti sul posto, di aver sentito degli scricchiolii, ma che erano convinti fosse il rumore del vento. Era invece la croce in legno che si è prima piegata e poi spezzata. Marco Gusmini è morto sul colpo. Le immagini del crollo sono state riprese dalle telecamere della società Wave tech, puntate proprio sul paese di Cevo. E intanto la Procura di Brescia ha aperto un’inchiesta affidata al sostituto procuratore Katy Bressanelli, bresciana proprio della Valcamonica.
Marco era figlio unico e viveva con la famiglia a Lovere, sulla sponda bergamasca del Lago di Iseo, in via Papa Giovanni XXIII, il Pontefice che domenica verrà santificato a Roma insieme a Giovanni Paolo II. Proprio a Papa Wojtyla era dedicata la scultura crollata nel bresciano. Un’opera realizzata dall’artista Enrico Job, creata per la visita del pontefice polacco a Brescia nel 1998 e portata in Valcamonica nel 2005.
“Spero che domenica, in occasione della doppia canonizzazione, papa Bergoglio possa ricordare nella sua preghiera Marco e la famiglia dello sfortunato ragazzo” ha detto don Marco Mori, responsabile dell’Ufficio oratori della Diocesi di Brescia. A Cevo non si festeggerà la doppia canonizzazione: tutti gli eventi, ha spiegato il sindaco Silvio Citroni, saranno annullati.
Marco Gusmini era molto inserito nella realtà parrocchiale di Lovere e frequentava l’oratorio fin da quando era bambino. Dopo la tragedia l’amministrazione comunale del comune bergamasco ha dichiarato il lutto cittadino. Adesso la famiglia del giovane aspetta ora il nullaosta della magistratura per fissare la data dei funerali.
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