Kiev, offensiva militare per liberare Sloviansk dai filorussi. Abbattuti con missili due elicotteri ucraini. La Ue prepara nuove sanzioni contro Putin
Le forze militari ucraine hanno lanciato un’operazione per riprendere il controllo della città orientale di Sloviansk, in mano ai separatisti filorussi. La notizia dell’operazione avviata alle prime ore di oggi è stata confermata ora dal ministro dell’Interno di Kiev, Arsen Avakov.
Il bilancio è per ora di almeno 3 morti e diversi feriti. Il ministero della Difesa ucraino ha dato notizia dell’abbattimento con missili terra-aria di due elicotteri d’assalto Mi-24 dell’aeronautica di Kiev, della morte di due membri dell’equipaggio e di un numero imprecisato di soldati rimasti feriti. Un terzo velivolo, un elicottero da trasporto Mi-8 è stato colpito ma è riuscito a mettersi in salvo senza riportare danni gravi, ha reso noto la stessa fonte. Secondo quanto riferito dal Servizio di Sicurezza di Stato di Kiev (SBU) un pilota è stato preso in ostaggio.
I separatisti filorussi che controllano la città hanno invece riportato la morte di un attivista e il ferimento di un altro nel corso di un attacco delle forze governative contro i posti di blocco fuori Sloviansk. Unità della Guardia nazionale, dell’esercito e del ministero dell’Interno hanno lanciato l’operazione intorno alle 4.30, ha reso noto Avakov aggiungendo: “I terroristi hanno aperto il fuoco con armi pesanti tra cui lanciagranate”. Il ministro ha accusato i ribelli di prepararsi a usare i civili come scudi umani contro le forze governative e ha chiesto agli abitanti di Sloviansk – che è circondata – di tenersi lontani dalle strade.
Un’”azione criminale”, che di fatto “uccide le ultime speranze di mantenere in vita gli accordi di Ginevra”, l’ha definita il presidente russo Vladimir Putin che di fatto mette una pietra tombale sugli impegni concordati il 17 aprile scorso in un incontro a 4 tra Stati Uniti, Ue, Russia e Ucraina. “Mentre la Russia sta facendo tutti gli sforzi per disinnescare e risolvere il conflitto – ha detto Putin, citato dal suo portavoce, Dmitry Peskov – le autorità di Kiev hanno iniziato a bombardare le soluzioni pacifiche con aerei da guerra, hanno lanciato un’operazione punitiva, di fatto distruggendo l’ultima speranza dell’attuazione degli accordi di Ginevra”.
Peskov ha poi reso noto che Mosca non riesce più a mettersi in contatto con l’inviato del Cremlino Vladimir Lukin, in missione nel sudest dell’Ucraina. “Siamo estremamente preoccupati – ha detto il portavoce – che non solo l’inviato presidenziale Lukin, con cui non riusciamo a metterci in contatto, ma anche giornalisti russi e di altri Paesi si trovino nella zona dell’operazione punitiva. Chediamo misure per garantire la loro sicurezza”.
Intanto Angela Merkel è arrivata negli Stati Uniti dove incontrerà oggi il presidente americano Barack Obama. Al centro dei colloqui la crisi ucraina, con gli ultimi sviluppi della situazione a est e la possibilità di adottare nuove sanzioni contro la Russia di Vladimir Putin. Al suo arrivo la cancelliera si è recata subito nella sede dell’ambasciata tedesca per un incontro con un gruppo di senatori americani.
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