Congresso Cgil, la Camusso attacca Renzi: “La sua politica determina una torsione della democrazia”
La Cgil risponde con fermezza al premier: “Da parte sua giudizi ingenerosi verso il mondo del lavoro”
Aprendo con la sua relazione introduttiva il Congresso del sindacato più grande del Paese, la segretaria generale accusa Renzi di dare “giudizi ingenerosi verso il mondo del lavoro”, e soprattutto di nutrire una “idea di autosufficienza del governo e della politica che sta determinando una torsione democratica verso la governabilità a scapito della partecipazione”.
In concreto, la Cgil intende porre “quattro sfide” al governo e al premier (mai citato per nome e cognome nelle 28 pagine della relazione). Partirà dunque una mobilitazione generale – possibilmente aperta a Cisl e Uil – su quattro temi “che non sono in cima all’attuale agenda politica”. Ovvero, le pensioni, per le quali si chiede di modificare in senso più flessibile le regole per uscire dal mondo del lavoro e abolire la gestione separata Inps; la riforma degli ammortizzatori sociali; il contrasto al “lavoro povero”; misure fiscali con al centro la lotta all’evasione.
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