Scontri all’Olimpico, non è stato ‘Gastone’ a sparare. Si aggravano le condizioni del tifoso napoletano colpito
È negativo l’esame dello stub che gli investigatori hanno effettuato sulle mani dell’ultrà romanista Daniele De Santis detto Gastone allo scopo di sapere se l’uomo abbia sparato sabato scorso a Tor di Quinto, dove è rimasto gravemente ferito il tifoso napoletano Ciro Esposito che martedì notte è stato operato d’urgenza. La risposta è giunta dalla polizia scientifica ed è stata comunicata al pm Antonio Di Maio.
Ragioni di sicurezza
De Santis è stato trasferito dal Gemelli in un altro ospedale per ragioni di sicurezza già domenica mattina come ha scritto il Corriere. In un primo momento, “Gastone” è stato portato al San Camillo e da lì in un altro ospedale che resta segreto: l’uomo si trova piantonato in arresto e con una scorta rinforzata. De Santis è accusato del tentato omicidio nei confronti dei tifosi del Napoli, dopo il fermo era stato trasportato al Gemelli per diverse fratture poiché dopo la sparatoria di sabato pomeriggio aveva subito un pestaggio da parte dei tifosi partenopei. La decisione di trasferirlo altrove è stata dettata da ragioni di sicurezza, anche perché al Gemelli è ricoverato, sempre in gravi condizioni, Ciro Esposito, uno dei feriti della sparatoria le cui condizioni si sono purtroppo aggravate nella notte passata.
Il commando di romanisti
Prime conferme al fatto che Daniele De Santis non era solo a Tor di Quinto, ma faceva parte di un commando di ultrà romanisti a caccia di rivali napoletani. L’esame dello stub sulle mani e sugli abiti del romanista accusato di tentato omicidio e porto abusivo d’armi è risultato positivo e tre testimoni – probabilmente ultrà del Napoli – affermano di averlo visto sparare. La ricostruzione è nell’informativa della Digos: De Santis – «Gastone» per la curva giallorossa – ha provocato i rivali incolonnati sui pullman per arrivare all’Olimpico lanciando petardi e fumogeni (lo stub potrebbe essere positivo anche per questo motivo), poi si è rifugiato nell’area abusiva dove, vicino a un vivaio, è caduto rompendosi una gamba. Con i napoletani ormai addosso armati di spranghe, ha reagito sparando, ma poi è stato massacrato di botte.
Le indagini
“Hanno fatto bene ad ammazzarlo“, dicono altri tifosi azzurri in un video girato su uno dei pullman da dove vengono anche lanciati insulti razzisti ai romani e si parla degli ultrà partenopei incappucciati e armati come di persone “che ci sono venute ad aiutare”. Anche loro, come i tre – ma sarebbero di più – che si trovavano con «Gastone», sono ricercati dalla polizia. Identificarli sarà molto difficile. Tutti protagonisti di quello che appare un vero e proprio scontro in una zona che doveva essere controllata. E dove anche l’ambulanza che ha soccorso Ciro Esposito, colpito alla schiena, ha impiegato parecchi minuti per arrivare (anche questo sarebbe oggetto di un’indagine).
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