Scontri in Ucraina, oltre 30 i morti tra i filorussi. Hollande: “Gli ucraini devono essere liberi di scegliere il proprio destino”
I separatisti filorussi di Donetsk affermano che una trentina di persone sono rimaste uccise negli scontri armati di ieri nell’area della cittadina dell’Est dell’Ucraina. “Le ultime informazioni che abbiamo riportano che circa 30 persone, tra le quali anche civili, sono rimaste uccise, e che il numero dei feriti è due volte, forse anche tre volte, superiore”, ha detto all’Interfax Miroslav Rudenko, il leader delle “forze di autodifesa”.
Il portavoce dei separatisti filorussi di Slovyansk ha detto che la situazione nella città la notte scorsa è stata calma e che “le truppe del nemico si stanno concentrando nel villaggio di Semenivka”.
Il numero delle vittime è stato confermato dal ministro degli Interni ucraino Arsen Avako. “Stimiamo che i terroristi abbiano perso oltre 30 uomini“, ha scritto sulla sua pagina Facebook il ministro, riferendo che nel corso degli scontri di ieri a Sloviansk sono rimasti uccisi anche quattro soldati ucraini, mentre altri 20 sono rimasti feriti.
Dall’Europa intanto, il presidente francese Francois Hollande lancia l’allarme: se le elezioni presidenziali ucraine non si tenessero il 25 maggio, avverte, “sarebbe il caos e la guerra civile”. Intervenendo su BFMTV e RMC in occasione del secondo anniversario della sua elezione all’Eliseo, Hollande ha rivelato di aver avuto un contatto indiretto con Vladimir Putin per sottolineare quanto importante questa elezione sia per la Francia. “La pressione deve essere esercitata dall’intera Europa ma non deve impedire all’Ucraina di scegliere il proprio destino”. “Gli europei devono essere coerenti. L’Europa è capace di portare un messaggio semplice ed unico con un mezzo di pressione sufficiente? La Francia e la Germania sono sulla stessa linea”.
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