Elezione Europee, ritornano i ‘comizi’. Renzi a Grillo: “La Piazza è nostra, non ve la lasciamo”
“La piazza è casa nostra e non ve la lasciamo”. Matteo Renzi da Palermo avverte Grillo, e lancia il suo tour de force in vista del voto. Nei dieci giorni di campagna elettorale cruciali, prima della tornata delle europee, il leader del Pd si getta nella mischia e sceglie di sfidare il rivale del M5S in piazza, “dove ci si mette la faccia”. Terreno in cui Grillo dà il meglio di sè, tra show personale e maxi-pubblico.
Ma le piazze non erano di sinistra una volta? E allora Renzi rompe gli indugi, con una road map forzata che lo vedrà domani a Pesaro, poi a Forlì, per un fine settimana che lo porterà a Sassuolo, Modena e Reggio Emilia. E ancora Milano e Bergamo. In serata di martedì, infine, virata al Sud, tappa a Bari.
Poi gran finale, tra Firenze, dove giocherà in casa, e ‘finalissima’ il 22 a Roma, con il segretario Pd, che si dovrà ‘accontentare’ di Piazza del Popolo, poiché Grillo ha già prenotato San Giovanni, storica sede delle adunate della sinistra, fino a qualche anno fa, prima di cederla ai cinquestelle (e al Primo Maggio). E di certo giovedì ci sarà chi conterà ad uno ad uno i presenti nelle due piazze capitoline, perché dal 1948, quando Nenni avvertiva i suoi, temendo ‘Piazze piene, urne vuote’, sono cambiate tante cose. E lo slogan ormai è un altro: “Piazze vuote, urne vuote”. Per questo Renzi non si può accontentare di Palazzo Chigi, vuole (anche lui) la Piazza, per metterci la faccia e fare il pieno di voti.
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