Caso Genovese, la Camera di ce Si all’arresto. Il deputato Pd si è costituito a Messina
Sì della Camera all’autorizzazione all’arresto del deputato Pd, Francantonio Genovese. A favore hanno votato 371 deputati, 39 i contrari. Lo scrutinio è stato palese. E’ accusato di associazione a delinquere, riciclaggio, peculato e truffa.
Il deputato, dopo aver seguito la votazione dalla sua villa di Ganzirri con i suoi legali, si è presentato in serata casa circondariale del quartiere Gazzi a Messina.
Con un ‘tweet’ interviene il premier Renzi: “Il Pd crede che la legge sia uguale per tutti. E la applica, sempre. Anche quando si tratta dei propri deputati #avisoaperto”. Mentre Berlusconi ha reso noto che “tutti i deputati di Forza Italia hanno votato contro”.“Noi siamo e saremo garantisti sempre e comunque” ha aggiunto. “Noi eravamo favorevoli” dichiara, invece, ‘ Giorgia Meloni (Fdi-An) da Palermo. “Per una volta siamo in maggioranza”.
C’è stata tensione in aula, durante l’intervento di Alessio Villarosa (M5S) che, rivolto ai colleghi della maggioranza, li ha accusati di strumentalizzare le figure di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e ha urlato: “Vergognatevi”. La presidente della Camera ha richiamato ad alta voce il deputato grillino: “La smetta”, ha detto, mentre dal settore Pd aumentavano le proteste. A Villarosa ha risposto poi Anna Rossomando che in un intervento appassionato ha detto che il Pd “non accetta lezioni da nessuno”. Su Twitter Beppe Grillo esulta: “Abbiamo costretto il Pd a votare oggi per mandare #FuoriGenovese dal Parlamento!”.
Per sollecitare una votazione immediata i grillini avevano letteralmente ‘assediato’ la sala in cui si svolgeva la riunione dei capigruppo, dopo aver polemizzato con la presidente della Camera, Laura Boldrini per aver convocato la conferenza dei capigruppo anziché procedere direttamente al voto d’Aula come da programma.
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