Pomezia, il sindaco grillino Fucci divide i menù alle elementari: “Solo qualcuno più fortunato riceverà il dolce”
Stessa scuola, due menu diversi. Uno con dolce, l’altro senza. Chi paga prende la merenda, gli altri no. Succederà per i prossimi tre anni a Pomezia, dove il Comune guidato dal grillino Fabio Fucci ha deciso di fornire due tipi di pasti negli asili e nelle elementari: 460 mila pasti all’anno, di cui la metà a prezzo più alto. Il bando per la gara d’appalto lanciata un mese fa ipotizza una base di 4,40 euro a pasto, 4 se senza dessert. “Cultura discriminatoria dei 5 Stelle – attaccano i senatori pd Valeria Fedeli e Raffaele Ranucci -: si nascondono dietro al governo partecipato ma fanno subire ai bambini l’esperienza più terribile, la disuguaglianza sociale”. Tutto falso, replica il sindaco che parla piuttosto di “tempismo elettorale”.
E poi spiega: “La scorsa estate, alcuni rappresentanti dei genitori ci hanno chiesto un menu più corposo e uno più leggero, volevano spendere di meno. A me è sembrata una grande discriminazione: vogliamo che tutti abbiano gli stessi piatti”. Così l’idea del pasto con o senza dessert: “A pranzo tutti i i bambini mangiano la stessa cosa”. È a merenda che qualcuno più fortunato riceverà il dolce. “Ma gli altri – sostiene Fucci – avranno già la merenda da casa, dove è la discriminazione?”. Scelta “inaccettabile e incredibile – attacca ancora il Pd – per chi si candida a rappresentare i cittadini in Europa e invece vuole minare la convivenza democratica del Paese”. E Sel: “Il sindaco ci ripensi”.
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