Papa Francesco in Terra Santa: “La pace non si compra, si costruisce giorno per giorno con piccoli e grandi gesti”
Prima giornata del pellegrinaggio in Terra Santa di Papa Francesco. Il pontefice, partito da Fiumicino con l’Airbus dell’Alitalia A321, è atterrato all’aeroporto internazionale di Amman, in Giordania, alle 13 (ora locale). Appena sbarcato Bergoglio è stato omaggiato con un’orchidea, il fiore simbolo della Giordania.
Nel pomeriggio la messa all’International Stadium di Amman, alla presenza dei rifugiati cristiani provenienti dalla Palestina, dalla Siria e dall’Iraq: “La pace non si può comperare: essa è un dono da ricercare pazientemente e costruire artigianalmente mediante piccoli e grandi gesti che coinvolgono la nostra vita quotidiana” dice Francesco celebrando la funzione.
“Il cammino della pace si consolida se riconosciamo che tutti abbiamo lo stesso sangue e facciamo parte del genere umano; se non dimentichiamo di avere un unico Padre celeste e di essere tutti suoi figli, fatti a sua immagine e somiglianza” aggiunge Bergoglio.
E con questo spirito che il Papa abbraccia tutti i presenti: “Il patriarca, i fratelli vescovi, i sacerdoti, le persone consacrate, i fedeli laici, i tanti bambini che ricevono la Prima Comunione (sono 1.400, ndr) e i loro familiari. Il mio cuore si rivolge anche ai numerosi rifugiati cristiani provenienti dalla Palestina, dalla Siria e dall’Iraq: portate alle vostre famiglie e comunità il mio saluto e la mia vicinanza”.
Nel corso della messa, il Papa ha ricordato che la diversità non deve essere motivo di ostacolo e di rifiuto. “La diversità di persone e di pensiero – è l’esortazione di Bergoglio – non deve provocare rifiuto e ostacoli, perché la varietà è sempre arricchimento. Pertanto, oggi, invochiamo con cuore ardente lo Spirito Santo, chiedendogli di preparare la strada della pace e dell’unità”.
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