Elezioni 2014, il Pd stravince anche nelle amministrative. Il Piemonte e l’Abruzzo passano al centrosinistra, a Firenze Nardella sfiora il 60%
Il Piemonte e l’Abruzzo al centrosinistra, con Sergio Chiamparino e Luciano D’Alfonso che strappano le due Regioni rispettivamente alla Lega Nord (era governatore Roberto Cota) e a Forza Italia, che con Gianni Chiodi ha guidato l’Abruzzo.
Fra i capoluoghi otto comuni confermati al centrosinistra, fra cui Firenze dove Dario Nardella sfiora il 60%. Due, Ascoli Piceno e Tortolì, si confermano invece al centrodestra, che perde però Prato dove si afferma il centrosinistra. Altri 16 comuni capoluogo, fra cui Bari governato dal Pd, andranno al ballottaggio: Padova, Vercelli, Potenza, Pavia, Cremona, Livorno, Foggia, Terni, Verbania, Pescara, Bergamo, Perugia, Caltanissetta, Biella e Teramo.
Tra i ballottaggi, spicca quello inedito di Padova: qui è scontro diretto tra Pd e Lega, divisi da pochi punti percentuali, dopo dieci anni di governo ininterrotto della sinistra. A fronteggiarsi sono Ivo Rossi, sindaco reggente Pd per l’abbandono ministeriale di Flavio Zanonato, e Massimo Bitonci, capogruppo della Lega al Senato, sostenuto anche da Forza Italia. A Livorno, invece, il ballottaggio avverrebbe per la prima volta da quando è entrata in vigore l’elezione diretta del sindaco.
Il centrosinistra riesce a confermare la propria presenza sullo scranno più alto nelle città di Firenze, Ferrara, Forlì, Modena, Reggio Emilia, Pesaro, Campobasso, Sassari. Riesce anche a strappare Prato al centrodestra dove il sindaco uscente, Roberto Cenni, è stato sconfitto da Matteo Biffoni, sostenuto da Pd, liste civiche, comunisti italiani, Sel ed altri.
Il centrodestra si conferma ad Ascoli Piceno, dove era e rimane sindaco Guido Castelli, che è anche responsabile finanze locali per l’Anci, e vince a Tortolì dove Massimo Cannas, con il 30,6% e a capo di una lista civica «Obiettivo 1», con forze di centrodestra e indipendenti del centrosinistra ha spuntato la vittoria solo per una trentina di voti su Fabrizio Selenu (30,1% pari a 1.947 voti), lo sfidante del Pd a capo di una coalizione di centrosinistra. Il centrodestra non riesce a vincere al primo turno a Teramo, dove già governava.
Fra le curiosità emerse durante questo voto amministrativo, Benedetta Renzi, la sorella di Matteo, che diventerà assessore comunale visto che Stefano Sermenghi, sindaco uscente di Castenaso, piccolo comune alle porte di Bologna, ha infatti conquistato il bis con il 76,55%, oltre tre voti su quattro. Prima delle elezioni, Sermenghi aveva annunciato che in caso di vittoria avrebbe nominato assessore Benedetta Renzi, che da anni vive con la famiglia proprio a Castenaso. Nei prossimi cinque anni si occuperà di welfare e scuola.
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