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Assemblea di Bankitalia, Visco: “Bene gli 80 euro ma ora bisogna puntare alla crescita” Misure per dare più credito alle imprese

Assemblea di Bankitalia, Visco: “Bene gli 80 euro ma ora bisogna puntare alla crescita” Misure per dare più credito alle imprese

Le riforme strutturali per agganciare la crescita. La sfida dell’emergenza lavoro. L’appuntamento degli stress test sulla stabilità degli istituti di credito, la costruzione dell’unione bancaria a livello europeo, la revisione della governance delle Popolari e la difesa della reputazione sulla base della lotta alla corruzione e della difesa della legalità. Fino al nodo della concessione del credito a famiglie e imprese. Sono questi alcuni dei temi che il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco sviluppa nelle Considerazioni finali, in occasione dell’assemblea dell’istituto di Via nazionale che si tiene oggi. Un intervento davanti ai big dell’economia e della finanza, in un momento ancora difficile per l’economia italiana, dopo l’inattesa battuta d’arresto del Pil nel primo trimestre. Ecco la cronaca.

«Crescita economica ed equilibrio del bilancio pubblico non possono che essere perseguiti congiuntamente». Lo dice il governatore di Bankitalia Ignazio Visco aggiungendo come alle istituzioni Ue «si richiedono politiche che conferiscano robustezza alla costruzione, ma che sappiano anche rispondere alle sfide del tempo».

In arrivo misure Bankitalia per dare più credito alle Pmi

Erosione dei risparmi e incertezza sui redditi graveranno sui consumi e questi «potranno trarre beneficio dagli sgravi fiscali di recente approvazione», come il bonus da 80 euro, anche se «non diventeranno forza trainante di ripresa senza un duraturo aumento dell’occupazione» ha detto Visco anticipando che nelle prossime settimane sono in arrivo provvedimenti su maggiore liquidità alle banche . Più liquidità alle banche e quindi maggiore concessione di credito alle Pmi. Questo l’obiettivo delle misure elaborate dalla Banca d’Italia e concordate con la Bce in arrivo nelle prossime settimane che prevedono l’utilizzo anche delle linee di credito in conto corrente (fenomeno italiano) da parte delle banche per rifinanziarsi alla Bce.

Visco: il lascito della recessione é pesante

«In Italia, il rientro dalla fase più acuta della crisi ha seguito un percoso reso a tratti accidentato dall’incertezza politica» ha sottolineato il Governatore . «La ripresa stenta ad avviarsi, rendendo pressante l’esisgenza di procedere nell’azione di riforma». Il lascito della recessione «é pesante» spiega Visco tracciando un bilancio della crisi che «in atto dal 2008 con una breve interruzione, si é arrestata alla fine dello scorso anno, essenzialmente grazie alla domanda estera e al ridursi della necessità di correzioni dei conti pubblici». A questo, riconosce Visco, «vi ha contribuito l’accelerazione dei pagamenti dei debiti commerciali della pubblica amministrazione». Ma «il graduale miglioramento delle aspettative tarda a tradursi in un solido recupero dell’attività economica». L’emergenza resta il lavoro. «Tra il 2007 e il 2013 – sottolineai il Governatore – l’occupazione è scesa di oltre un milione di persone» e «l’offerta di posti di lavoro tornerà a salire solo lentamente» ha detto Visco secondo cui «lo stato dell’economia resta fragile, in particolare nel mercato del lavoro». Una dinamica troppo contenuta dell’inflazione «va contrastata con fermezza, anche per evitare che si radichi nelle attese di medio periodo».