Tito contro gli Zeloti, una partita aperta

Oggi 31 Maggio del 70 d.C. Tito ha espugnato la “Fortezza Antonia” a Gerusalemme. E’ il primo significativo successo conseguito dalle nostre truppe nel corso dell’assedio alla “Citta Santa” degli Ebrei, rivoltatisi alcuni anni fa contro Roma. Il generale Tito, figlio dell’imperatore Vespasiano, sta utilizzando ben quattro legioni, la “Macedonica”, la “Fulminata”, la “Apollinaris” e la “Fretensis”, e ha creato una vera e propria cintura attorno alla città con l’obiettivo di impedire agli assediati di rifornirsi all’esterno di cibo e di acqua. Grazie all’utilizzo di torri mobili e di potenti “arieti” da sfondamento, le prime mura della città si sono sbriciolate, consentendo ai soldati romani di dilagare per le strade. La resistenza è però molto tenace, e gli Ebrei stanno mettendo in pratica alcune tecniche di guerriglia che impongono forti perdite al nostro esercito. Oggi la svolta, con la conquista della “Fortezza Antonia”, occupata con un assalto a sorpresa nella notte che ha colto nel sonno i fanatici Zeloti che si erano asserragliati fra i suoi spalti. Da questa posizione preminente Tito spera di lanciare il definitivo attacco per conquistare l’area del “Tempio”, centro nevralgico di Gerusalemme e vero cuore pulsante della resistenza ebraica.