Comunali, il Pd di Renzi avanza ovunque ma perde due piazze storiche come Perugia e Livorno. Centrodestra ne perde 46, due vanno ai 5 Stelle
Un altro successo per i Dem anche se perdono due piazze storiche come Perugia e Livorno. La prima passa al centrodestra, la seconda ai grillini. Il Pd di Matteo Renzi e il centrosinistra, rispetto al passato, avanzano. E aumentano, come rileva Repubblica.it, i centri amministrati: da 112 “comuni superiori” si è passati a 141, e da 16 capoluoghi ora il centrosinistra ne governa 19 (il centrodestra ne perde invece 46, +2 per il M5S). Ma c’è anche un’amara sorpresa per il Pd, che forse è il simbolo spartiacque di una nuova era politica. Da Livorno, storica roccaforte della sinistra, arriva un risultato clamoroso: il candidato del M5S Filippo Nogarin, appoggiato anche dalla sinistra radicale, ha vinto, superando Marco Ruggeri del centrosinistra: 53 a 47%. Nogarin, festeggiando la vittoria, ha parlato di “colpo al cuore del Partito Democratico”. Esito che aprirà sicuramente un grande dibattito a sinistra, come dimostra il tweet del segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero (vedi sotto). I grillini conquistano anche Civitavecchia, dove il candidato pentastellato Antonio Cozzolino ha vinto con il 65%.
Pure a Perugia, Potenza e Padova, il centrosinistra esce, a sorpresa, sconfitto. Andrea Romizi del centrodestra ha conquistato il capoluogo umbro con il 58%, sconfiggendo Wladimiro Boccali del Pd, che si ferma al 42%. Un altro risultato clamoroso, visto che Perugia è uno storico fortino della sinistra.
A Padova, invece, ha vinto Massimo Bitonci, candidato della Lega Nord e sostenuto dal centrodestra tutto, grazie al 53 per cento dei voti, contro il 47 di Ivo Rossi, vice dell’ex sindaco democratico e bersaniano Flavio Zanonato, che aveva governato la città per dieci anni e che aveva lasciato il suo posto proprio a Rossi dopo esser diventato ministro nel governo Letta.
E da Potenza arriva un altro risultato clamoroso. Ha vinto infatti Dario De Luca (Fratelli d’Italia e altre liste di centrodestra) con oltre il 58%, nonostante al primo turno il suo avversario, Luigi Petrone (centrosinistra), avesse sfiorato la vittoria con il 47,8 per cento dei voti. In quella circostanza, De Luca aveva ottenuto solo il 16,7 per cento, ma sufficiente per ribaltare il risultato al ballottaggio.
Per il resto, il Pd non ha certo sfigurato. Anzi, ha guadagnato comuni rispetto all’ultima tornata e in alcune aree storicamente di centrodestra, come Pavia, è riuscito a vincere, specchio di un momento spartiacque della sua storia politica. Tra le vittorie democratiche spunta sicuramente quella di Bari dove ha trionfato Antonio Decaro con il 65,4 per cento (“Un risultato straordinario”, ha commentato il nuovo sindaco), davanti al candidato del centrodestra Mimmo Di Paola (34,6%). Il Pd però perde Foggia, per un pelo, con Franco Nardella (Forza Italia e centrodestra) che ottiene il 50,3%, davanti ad Augusto Marasco.
Altre vittorie, importanti, del centrosinistra ci sono state a Modena con Gian Carlo Muzzarelli e il 63% dei voti davanti a Marco Bortolotti del M5S che si è fermato al 36,3%, e soprattutto a Bergamo, con il renziano Giorgio Gori che la spunta con il 53,5%, mentre l’avversario Franco Tentorio (centrodestra) è arrivato al 46,5%. “Tutta la coalizione ha saputo interpretare nel modo giusto il desiderio di cambiamento di una città che storicamente non è mai stata orientata a sinistra”, ha dichiarato Gori a caldo.
Ma al centrodestra il Pd ha strappato anche altre città, conquistando tra l’altro tutti i principali centri piemontesi: Biella (dove ha vinto Marco Cavicchioli con il 59%, davanti a Dino Gentile), Verbania (Silvia Marchionni al 77% contro Mirella Cristina in una sfida tutta femminile), Vercelli (con Maura Forte al 67% davanti a Enrico Demaria), e, in Lombardia, Cremona (Gianluca Galiberti l’ha spuntata con il 56% su Oreste Perri), ma soprattutto Pavia, dove Carlo Cattaneo, sindaco uscente di centrodestra e considerato uno dei più giovani e più amati amministratori d’Italia, ha perso sorprendentemente la sfida contro il democratico Massimo Depaoli, che ha ottenuto il 53%.
I democratici la spuntano anche a Pescara, anche questa strappata al centrodestra, con Marco Alessandrini davanti con il 66,3% al sindaco uscente Luigi Mascia (Forza Italia e altri, 33,6%), a Terni, dove Leopoldo Di Girolamo del Pd ha sconfitto Paolo Crescimbeni del centrodestra con il 59,5% e, più nota simbolica, Porcia (Pordenone), sede Electrolux, dove ha vinto Giuseppe Gaiarin contro Marco Sartini (59 a 41).
Da segnalare anche la vittoria di Renato Franco Natale, che torna a guidare il comune di Casal di Principe (Caserta) dopo la breve esperienza nel 1993. Da anni impegnato contro la criminalità organizzata, ha ottenuto il 68% delle preferenze. Il neo sindaco è componente di Libera, l’associazione impegnata nel recupero dei beni confiscati alle mafie.
L’affluenza, intanto, è crollata: il dato definitivo dell’affluenza ai ballottaggi per le elezioni comunali è del 49,49% contro il 70,61% del primo turno.
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