Fermato il presunto assassino di Yara, è un muratore di 44 anni, sposato e con tre figli. Il Pm contro Alfano: “Volevamo massima discrezione”
“Era intenzione della Procura mantenere il massimo riserbo. Questo anche a tutela dell’indagato in relazione al quale, secondo la Costituzione, esiste la presunzione di innocenza”. Così il procuratore capo di Bergamo, Francesco Dettori, interviene all’indomani del fermo di Massimo Giuseppe Bossetti, accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio.
“Il fermo avrà il consueto iter di tutti gli altri”, sottolinea il procuratore Dettori per cui gli atti verranno trasmessi entro 48 ore dal fermo al gip che avrà altre 48 ore per fissare l’udienza e decidere sulla convalida del provvedimento nei confronti del 44enne muratore.
Per il ministro dell’Interno Angelino Alfano, la soluzione del caso di Yara “è un grande risultato” .”Nel nostro Paese – sottolinea il titolare del Viminale – il destino di chi uccide e delinque è la galera. La presunzione di innocenza vale per tutti – spiega poi Alfano riferendosi a Bossetti – e quindi anche in questo caso”.
Il questore di Bergamo, Fortunato Finolli, ha dichiarato: “Siamo soddisfatti, ma un po’ riservati in attesa della convalida”. “È stato un lavoro di squadra, ci siamo divisi il lavoro con i carabinieri ma con un obiettivo comune: scoprire la verità su Yara”, ha conclso.
Originario di Clusone, il presunto killer ha 44 anni, è sposato e ha tre figli. L’uomo, senza precedenti penali, lavora nel settore dell’edilizia ed ha una sorella gemella. Sottoposto a interrogatorio nel comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, non ha risposto agli inquirenti.
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