Processo Terremerse, Errani si dimette dopo la condanna in Appello. Il Pd: “Ci ripensi”
Il governatore Vasco Errani si dimette dopo la sentenza di appello Terremerse che lo vede condannato a un anno con la condizionale per falso ideologico. Un anno a lui, un anno e due mesi sempre con la condizionale per i due funzionari della Regione Valtiero Mazzotti e Filomena Terzini. L’avvocato Alessandro Gamberini, difensore del governatore, commenta a caldo: “Sentenza sconcertante”, e annuncia il ricorso in Cassazione. Il giudizio è arrivato in rito abbreviato; non è prevista alcuna interdizione dai pubblici uffici.
La sua dichiarazione: “Davanti a tutto l’onore della Regione”. Errani, alla guida dell’Emilia-Romagna da tre mandati (la prima elezione avvenne nel 1999), è stato anche Commissario straordinario per la ricostruzione post-terremoto. “E’ un momento di amarezza. Ma per prima cosa non parlo di me. Parlo della Regione, perché il mio compito è tutelare l’istituzione, il suo onore, la realtà pulita e di esempio a tanti che è questa Emilia-Romagna”, scrive Errani nella nota con la quale, a pochi minuti dalla notizia della condanna, annuncia le sue dimissioni da presidente della Regione. “Ho sempre messo l’istituzione davanti ad ogni altra considerazione – a me stesso – e non cambio ora”.
Ma, avverte, “non si faccia nessuna confusione: quanto subisco io personalmente non diventi fango per l’istituzione. Per questo intendo rassegnare subito le mie dimissioni, e nel farlo rivendico il mio impegno e la mia onestà lungo tutti questi anni. E la mia piena innocenza anche in questo fatto specifico. Piena innocenza. Dunque annuncio subito che presenterò ricorso affinché prevalga questa semplice verità. Le mie dimissioni sono dunque puramente un gesto di responsabilità. Ad esse unisco il ringraziamento a collaboratori, istituzioni, organi dello Stato, forze sociali ed economiche, perché con tutti c’è stata una collaborazione significativa e costruttiva. A tutti, ancora grazie ed un augurio di buon lavoro”. Dal presidente Pd Matteo Orfini arriva l’auspicio che Errani ritiri le dimissioni, appello fatto proprio anche dai deputati e dai senatori dem emiliani, oltre che dalla numero uno del Consiglio regionale Palma Costi.
L’Emilia-Romagna va alle elezioni. Con le dimissioni di Vasco Errani, condannato per la vicenda Terremerse, la Regione Emilia-Romagna si avvia verso le elezioni anticipate: il terzo mandato del governatore sarebbe scaduto nella primavera del 2015. Il voto potrebbe arrivare in tre mesi, appena Errani formalizzerà le sue dimissioni.
Il processo Terremerse
Secondo la Procura Errani aveva istigato i due funzionari della Regione a commettere il falso. Per i due pena più alta perché è stato considerato anche il favoreggiamento, che è decaduto nel caso di Vasco Errani perché rivolto nei confronti del fratello Giovanni.
La Procura aveva chiesto due anni. Errani, giá assolto in primo grado nel novembre 2012, era accusato di falso ideologico nell’ambito dell’inchiesta portata avanti dal procuratore Roberto Alfonso e dal pm Antonella Scandellari sulla coop Terremerse. Una inchiesta in cui è a processo per truffa il fratello Giovanni, che della coop era stato presidente. La vicenda nacque con l’accusa rivolta dal Giornale a Errani di aver favorito la coop del fratello, he aveva chiesto un finanziamento di un milione di euro alla Regione per la creazione di una cantina a Imola, cantina che però non era stata finita entro il termine indicato dal bando.
In risposta alle accuse, Errani decise di inviare in procura una lettera di presentazione di una relazione fatta fare ai suoi uffici in cui veniva affermato che tutta la procedura era stata regolare. Ma quando le indagini della Finanza appurarono che invece ciò non era vero, al termine dell’inchiesta per truffa contro Giovanni Errani, funzionari regionali e tecnici, la procura ha pensato di indagare anche il presidente Errani, nell’ipotesi che avesse voluto depistare le indagini inducendo i funzionari Valtiero Mazzotti e Filomena Terzini a raccontare il falso.
La difesa ha invece sostenuto che quella lettera di Errani, oltre a non voler mettere fuori pista nessuno, è stata proprio un esposto che ha permesso di iniziare le indagini.
“Ricorso in Cassazione”
“Verranno lette le motivazioni; è giusto attenderle per capire come ha ragionato la Corte. Rimango del parere che avevo espresso in primo grado: Vasco Errani è innocente in questa vicenda, non c’era niente che provasse alcuna forma di istigazione a fare il falso”, è il commento del difensore di Errani, Gamberini. Quindi “ricorreremo in Cassazione e faremo in modo che venga dimostrata questa innocenza come era stata peraltro dimostrata in primo grado”.
La procura
“Le sentenze non si commentano. Si può solo dire che la Procura ha sempre lavorato con assoluta obiettività, serietà e rigore”. Cosi’ Valter Giovannini, procuratore aggiunto di Bologna e delegato ai rapporti con la stampa.
Gli assessori: “Il nostro impegno verso i cittadini”. “Esprimiamo stima, fiducia, vicinanza al presidente Vasco Errani, persona e amministratore di grande capacità e onestà, la cui piena innocenza, così come la piena innocenza dei due dirigenti regionali coinvolti, emergerà senza dubbio nel prossimo grado di giudizio”, scrivono in una nota gli assessori della Giunta Errani e il sottosegretario alla presidenza Alfredo Bertelli. “Le stesse dichiarazioni del presidente confermano una volta ancora, se ce ne fosse bisogno, lo stile e il senso delle istituzioni che Errani ha dimostrato in questi anni e ha indicato a tutti noi con il suo impegno quotidiano. Anche per questo va a lui tutta la nostra amicizia e il nostro affetto. E garantiremo, come ci ha espressamente chiesto, pieno e totale impegno, nel rispetto degli adempimenti statutari, per portare a termine le tante cose importanti già avviate e gli impegni fondamentali della presente legislatura, con tutta l’attenzione e la dedizione che meritano i cittadini dell’Emilia-Romagna”.
Shock nel Pd e in Regione
“Chiunque conosca Errani non può dubitare della sua onestà e della sua correttezza”, sono le parole di Pier Luigi Bersani, ex segretario del Pd. “Con tutto il rispetto che si deve alle sentenze si dovrà dare rispetto anche alle convinzioni profonde di chi ha avuto a che fare con Errani. Una persona perbene e il miglior Presidente che l’Emilia-Romagna abbia avuto”. ”Vasco Errani è una persona perbene e lo dimostrerà”, scrive anche il presidente del Pd Matteo Orfini, “ha sempre lavorato nell’interesse dell’Emilia-Romagna. Spero ritiri le dimissioni”. “Piena solidarietà al presidente Errani” dall’assessore alla Cultura della Regione Massimo Mezzetti, “convinto della assoluta innocenza dimostrata tra l’altro dalla sentenza di assoluzione in primo grado che non lasciava margini di dubbio. Credo che la sentenza di oggi sia viziata da un precedente molto discutibile quando il Pm nell’arringa ha chiesto il massimo della pena ‘per dare un segnale’. Un’espressione preoccupante e infelice”. Uno dei possibili successori di Errani, il sindaco di Imola Daniele Manca, scrive in una nota: “Oggi è un giorno triste per la nostra Regione. La scelta di Vasco Errani di dimettersi è dolorosa, ma conferma ancora una volta la sua ferma determinazione a mettere sempre in primo piano l’interesse delle istituzioni”, e si dice certo “che la sua condotta è stata sempre all’insegna della correttezza e della moralità, del rigore e della trasparenza”. “Ho sempre rispettato e rispetto il lavoro dei magistrati. Conosco il presidente Errani: è una persona onesta ed ha governato con saggezza la nostra Regione”, è il commento della vicepresidente del Pd Sandra Zampa. “Confido che in Cassazione- scrive Zampa- si dimostri la sua estraneità ai fatti, così come è stato nel primo grado di giudizio”. ”Vasco Errani con le sue dimissioni ha agito da uomo di Stato”, commenta Alessandra Moretti, europarlamentare del Pd – non sono molti a farlo. I passi indietro a volte sono passi in avanti”. “Per chiunque lo conosca è impossibile nutrire il minimo dubbio sull’onesta, sul rigore e sull’assoluta trasparenza di Vasco Errani”, dichiara il deputato Pd Alfredo D’Attorre. Filippo Taddei, responsabile Economia del Pd, scrive su Twitter: “#forzavasco ripensaci”. Stefano Fassina: “Un abbraccio a Vasco Errani, amministratore e dirigente politico onesto, capace, con altissimo senso delle istituzioni. Ancora una volta, Vasco conferma di essere esempio di politica al servizio dell’interesse generale”. Gianni Cuperlo: ”Conosco Vasco Errani da diversi anni. Penso sia una delle persone piu’ integre e capaci che ho incrociato nei miei partiti di ieri e nel mio partito di oggi”. Matteo Richetti, oggi deputato Pd ed ex presidente del Consiglio regionale: “Ho lavorato fianco a fianco con il Presidente Errani in questi anni. Nel rispetto che si deve a ogni sentenza, non è in discussione la statura e l’operato di un uomo politico che ha servito con passione, onestà e capacità l’Emilia-Romagna”. “La scelta di dare immediate dimissioni” da parte di Vasco Errani “conferma il fortissimo senso dello Stato e delle Istituzioni che ha caratterizzato Errani in questi anni. Gli abbiamo chiesto di riconsiderarle, ma rispetteremo la sua scelta”, sono le parole di Stefano Bonaccini, segretario uscente del Pd in Emilia-Romagna.
I sindaci emiliani
I primi cittadini di Bologna, Modena e Reggio Emilia affidano a una nota congiunta l loro solidarietà a Errani. “E’ un verdetto non definitivo, e siamo certi che in Cassazione verrà affermata la sua totale estraneità”, scrivono Virginio Merola, Gian Carlo Muzzarelli e Luca Vecchi. “Oggi confermiamo fiducia, amicizia e stima al presidente Errani, che ha sempre operato al meglio e nell’interesse esclusivo delle cittadine e dei cittadini dell’Emilia-Romagna, guidandola con passione e coraggio in anni difficili. La sua decisione dopo la condanna conferma la statura e la correttezza dell’uomo”. Merola esclude che Errani possa ripensarci e ritirare le dimissioni: “Conosco bene Errani e penso sia difficile possa accadere”. Muzzarelli aggiunge: “La giustizia arriverà: arriverà troppo tardi ma arriverà, perché è un uomo giusto. I galantuomini meritano di essere riconosciuti come tali, ma ci sarà il momento anche per questo”.
Le reazioni dell’opposizione
Con Vasco Errani condannato a un anno per la vicenda Terremerse, “da consigliere regionale ho solo una parola da dire: dimissioni”, scrive su Facebook Galeazzo Bignami, esponente di Forza Italia, poco prima che arrivino le vere dimissioni del governatore.
“A differenza di tanti suoi simili, Errani non ci ha pensato un attimo e questo gli fa onore”, commenta il consigliere del M5S Andrea Defranceschi, che si augura nuove elezioni: “Questa Regione merita molto di meglio. Si preannunciano tante nuove stelle”. “Il Pd continua a perdere le sue punte di diamante. Pensionamento anticipato? No! Galera! Oggi è il turno del Presidente dell’Emilia Romagna Vasco Errani. E’ proprio vero, noi #VinciamoPoi ma intanto #ArrestanoVOI”, scrive su facebook Manlio Di Stefano, deputato 5 stelle che assieme al post pubblica anche una foto. La deputata romagnola del M5S, Giulia Sarti: “Chiediamo nuove elezioni subito. Noi siamo pronti. Senza se e senza ma”,e dagli eletti Cinque stelle al senato e alla Camera arriva anche la richiesta di dimissioni da ogni incarico, compreso quello di Commissario straordinario per la ricostruzione.
Esprime invece solidarietà Roberto Formigoni, Ncd, ex numero uno della Regione Lombardia: “Sono convinto che i suoi comportamenti siano sempre stati corretti”.
Confindustria
Emilia-Romagna sottolinea che ”le preannunciate dimissioni, se confermate, hanno conseguenze rilevanti su dossier fondamentali come la responsabilità commissariale del terremoto e quella relativa ai Fondi strutturali Europei che richiederebbero, viceversa, continuità di gestione. Esse, inoltre, renderebbero inevitabili la conclusione anticipata della legislatura, la decadenza degli organi di governo e nuove elezioni. Gli imprenditori della regione ritengono che, in tale eventualità, cio’ debba svolgersi con la massima tempestività”.
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