Vertice Ue, niente accordo sulle nomine, la decisione slitta al 30 agosto. Renzi: “Nessun veto su Mogherini”
Fumata nera al vertice Ue sulle nomine tenutosi ieri sera, fino a notte, a Bruxelles. Tutto è stato rinviato al 30 agosto, visto che i capi di stato e di governo non sono riusciti a trovare un accordo sui nomi. L’Italia non riesce a vincere la partita su Federica Mogherini alla guida della politica estera europea. Anche se, al termine del vertice, il presidente del Consiglio Matteo Renzi dice che non ci sono stati veti alla candidatura dell’attuale capo della Farnesina che al momento resto l’unica sul tavolo.
”Non ho visto opposizioni a Federica Mogherini -ha spiegato Renzi- non c’è stato alcun tipo di messaggio negativo sull’ipotesi della candidatura di Mogherini. L’obiettivo dell’Italia non è avere una poltrona”. Nel corso del Consiglio ”c’è stata poi una discussione seria su varie ipotesi, anche molto corrette, però nessuno ha posto la questione di un veto sulla candidatura italiana”. In ogni caso, ha continuato, il governo italiano rimane ”aperto a tutte le soluzioni anche rispetto a temi italiani”. Il premier ha spiegato di aver “sentito oggi i nomi di Letta e di Monti: noi siamo disponibilissimi da tutti i punti di vista a qualsiasi soluzione. Non abbiamo un problema di un posto, di ‘o quello o morte’, soltanto che nella discussione non c’è ”un altro nome per la carica di alto rappresentante. ”Poi -ha continuato- il mio portavoce mi manda dei messaggi e mi chiede: ‘ma c’è questo nome?’. Io rispondo: ‘No, ma magari ce lo mettiamo”.
Il presidente francese Francois Hollande nel suo intervento ha sottolineato che l’alto rappresentante ”sarà socialista, un punto condiviso praticamente da tutti e al momento non c’è altra candidatura se non quella italiana”.
Un’altra nomina da indicare è quella del presidente del Consiglio Ue, che, secondo la sintesi di Hollande ”deve rappresentare tutti e non deve essere necessariamente scelto sulla base dell’appartenenza politica. Hollande ha detto che deve essere uno dei leader presenti al tavolo, non importa se della zona euro o no e su questo ha trovato ampio consenso”. L’alto rappresentante, ha aggiunto, ”tocca ai socialisti, poi il fatto che ci sia almeno per il momento ci sia la sola candidatura italiana mi sembra persino secondario. Noi siamo qui pronti a offrire una mano, se c’è uno più bravo dei nostri ce lo dicano che mettiamo uno dei loro. Non abbiamo problemi”.
Il presidente del Consiglio si è però lamentato della convocazione del vertice. ”Oggi si è fatta una riunione che avrebbe potuto essere un po’ più incisiva, se fosse stata preparata meglio. Ci hanno fatto venir su dicendo che avremmo chiuso l’accordo, ma con molta gentilezza il presidente Van Rompuy ha spiegato che l’accordo non c’era. Io mi sono permesso di dirgli che se la prossima volta ci manda un messaggino, ci fa risparmiare”. Per Renzi ”oggi è stata una bella occasione per vedersi tutti insieme, ma si poteva evitare, perché non c’era un accordo”. Il prossimo Consiglio Ue, ha concluso, è convocato per sabato 30 agosto alle 16.
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