Monito dell’Onu a Israele: tregua umanitaria e Hamas accetta il cessate il fuoco per 24 ore. Jet israeliani colpiscono la tv palestinese
“In risposta alla sollecitazione dell’Onu e tenuto conto della situazione della nostra gente, abbiamo convenuto con le fazioni palestinesi un cessate il fuoco di 24 ore a partire dalle 14″ ha dichiarato il portavoce di Hamas, Sami Abu Zuhri.
L’inviato Onu in Medio Oriente Robert Serry ha chiesto anche a Israele di proclamare una nuova tregua umanitaria. Lo scrive il sito Ynetnews. La richiesta era stata confermata da una fonte israeliana, secondo la quale questa poteva essere presa in considerazione solo se Hamas avesse dichiarato un cessate il fuoco. Ora questa dichiarazione è arrivata, ma Israele non vi ha ancora risposto. Israele ha interrotto domenica mattina alle 10 (le nove in Italia) una tregua umanitaria di 24 ore che doveva durare fino a mezzanotte, dopo che erano ripresi i lanci di missili da Gaza.
Dieci minuti prima dell’inizio della tregua annunciata da Hamas un raid israeliano ha colpito la Striscia di Gaza. Lo riferisce il sito Times of Israel. Secondo al Aqsa Tv, la rete televisiva di Hamas, i jet israeliani hanno colpito la sua sede a Gaza city. L’emittente non ha però interrotto le trasmissioni.
Nella notte un soldato israeliano di 27 anni, Barak Refael Degorker, è stato ucciso da un colpo di mortaio sparato dalla Striscia, vicino al confine con Gaza
Il governo israeliano aveva deciso sabato sera di estendere fino alla mezzanotte di domenica la tregua umanitaria in vigore dalle otto di sabato mattina. Ma come è accaduto sabato intendeva continuare con la distruzione dei tunnel sotterranei nella Striscia. Il portavoce di Hamas Sami Abu Zhuri aveva definito “inaccettabile” la tregua perché è proseguita la distruzione dei tunnel e i soldati non hanno permesso l’accesso dei civili in alcune aree. La tregua di sabato ha permesso di recuperare molti corpi, portando a 1049 il conto delle vittime tra i palestinesi. Il bilancio tra i soldati israeliani è di 43 morti.
Fermata autobomba – I siti israeliani riferiscono che un’auto carica di bombole d’ossigeno collegate a un detonatore è stata fermata a un posto di blocco in Cisgiordania, a sud ovest di Gerusalemme. Il conducente palestinese del mezzo è stato arrestato.
Aperto processo per omicidio 16enne palestinese – Intanto si è aperto a Gerusalemme il processo contro Yosef Haim Ben-David, principale imputato nel brutale omicidio del sedicenne palestinese Muhammed Abu Khdeir. Ben David, 30 anni, è accusato di aver rapito il ragazzo insieme a due complici minorenni. I tre lo hanno trascinato in un’auto dove lo hanno picchiato con una sbarra di ferro. Abu Khdeir è stato poi portato in un bosco vicino a Gerusalemme dove è stato bruciato vivo. L’orribile delitto sarebbe una sorta di vendetta per il rapimento e l’uccisione dei tre adolescenti israeliani in Cisgiordania. Secondo i siti israeliani, la difesa di Ben David punterà sull’infermità mentale.
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