Ultimo viaggio, la Concordia entra a Genova. Renzi: “E’ il giorno del ricordo delle vittime, nessuna passerella semplicemente un grazie”
La Costa Concordia è entrata nel porto di Genova Voltri e subito dopo sono iniziate le manovre di attracco.
Il premier Matteo Renzi è arrivato alla banchina del terminal Vte (FOTO) e ha ringraziato i tecnici che hanno partecipato all’operazione: “Oggi è un giorno che non può certo essere definito come lieto fine, perché non c’è nessuna possibilità di essere felici, festeggiare o fare cerimonie di gioia quando andiamo a chiudere una vicenda che ha avuto 33 morti. Oggi è il giorno del ricordo delle vittime e della gratitudine verso il Giglio” ha detto Renzi. “Non c’è nessuna passerella, nessuno show, c’è solo gratitudine per una cosa che tutti dicevano era impossibile. Semplicemente grazie”. Oggi non è una conclusione ma un nuovo inizio che si porta nel cuore il ricordo delle vittime e che dimostra che se l’errore di uno porta un danno enorme il lavoro di una comunità può rimettere in moto la speranza”, ha aggiunto il premier.
In mattinata sono saliti a bordo i 4 piloti del porto di Genova e subito dopo sono cominciate le operazioni per collegare i cavi ai rimorchiatori genovesi. Le manovre, iniziate stamattina verso le 5, sono state rallentate dal vento, aumentato a 25 nodi.
L’amministratore delegato di Costa Crociere Michael Thamm in mattinata si è recato a bordo della Concordia per salutare Nick Sloane e il suo team. “Ho voluto personalmente ringraziare Nick Sloane e tutto il team per lo straordinario impegno che hanno sempre messo in questo progetto e augurargli buon lavoro all’inizio di questa giornata di complesse operazioni di ormeggio” ha detto Thamm.
“Solo un’azienda forte poteva sopravvivere a questo tipo di sfida. E la nostra è un’azienda molto forte” ha aggiunto l’a.d. di Costa Crociere, parlando con i giornalisti al terminal Vte. “Abbiamo fatto tutto quello che avevamo promesso di fare”.
GALLETTI: “I FRANCESI DEVONO IMPARARE A FIDARSI DI PIU’” – “Un successo dal punto di vista ambientale, non si sono avuti sversamenti, nessun inquinamento” afferma Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente. “Gli amici francesi – ha aggiunto il ministro -devono imparare a fidarsi di più”. Quanto alle misure da prendere per il futuro, “di fronte a quello che e’ capitato al Giglio – ha precisato Galletti- non c’è risposta. E’ imperizia allo stato puro, la manovra che è stata fatta non si poteva fare. Già il governo di allora ha preso alcune misure di restrizione della navigazione, noi stiamo aumentando i controlli perché tutte le regole vengano rispettate”.
GABRIELLI: “AMAREZZA PER LE INFAMITA’ SUL MIO CONTO” – Mentre la Concordia inizia le manovre di attracco, il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli inizia a togliersi i primi sassolini dalle scarpe. “Sono dispiaciuto per quelli che aspettavano questo giorno per dire ‘io l’avevo detto’. A queste persone va il mio pensiero commosso, nella vita si dicono tante cose, purtroppo questa fatidica frase non potrà essere detta. Nomi? Basta guardare le rassegne stampa per trovarne a bizzeffe”. “Anche la scaramanzia e la cautela cui mi sono attenuto fino adesso – ha aggiunto Gabrielli- devono lasciare il passo alla constatazione che lo sforzo cominciato due anni fa ha avuto il suo giusto compimento”. “Appartengo alla categoria di funzionari per cui c’è un solo valore assoluto, ed è l’onestà. La più grande amarezza che ho provato in questi due anni e mezzo, è che qualcuno con compiti di responsabilità, quindi con grande irresponsabilità, abbia potuto soltanto immaginare o adombrare che l’azione mia, si rifacesse a un interesse particolare. Non lo consentirò mai a nessuno, sono infamità”.
BARTOLOTTI: “ABBIAMO DIMOSTRATO CHE IL NOSTRO PROGETTO ERA L’UNICO REALIZZABILE” – “Siamo alla conclusione di un lungo progetto, che non poteva essere realizzato in un colpo solo, in un colpo solo è stata realizzata l’idea che il progetto fosse realizzabile, molti dicevano che non lo era – afferma Silvio Bartolotti, amministratore delegato di Micoperi, l’azienda di Ravenna che in consorzio con Titan ha ideato e realizzato il recupero e il trasferimento a Genova di Costa Concordia -. Oggi, con questo ultimo tassello del trasferimento dall’Isola del Giglio a Genova, abbiamo la dimostrazione che il nostro era l’unico progetto realizzabile, siamo partiti con un assetto che non ha avuto bisogno di modifiche, potevamo fare anche il giro del mondo senza dover cambiare”. “Attestati di stima, riconoscimenti – dichiara Bartolotti – ci sono arrivati da tutto il mondo, ma l’incredulità sul raggiungimento dell’obiettivo all’inizio era generale, non solo italiana. Noi – precisa Bartolotti – lavoriamo in un altro settore, quello petrolifero, dove la Costa Concordia ha poco a che fare, un settore dove ci chiedono dei record, quanti tubi abbiamo varato, di che diametro, che tipo di piattaforma abbiamo installato fino a oggi. Una realtà completamente diversa, lavoriamo su progetti che prima vengono ingegnerizzati e poi realizzati. Questo e’ un progetto che non poteva essere ingegnerizzato prima dell’inizio delle attività, è stato ingegnerizzato giorno per giorno, trovando di volta in volta le soluzioni adatte”.
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