Gaza, ritiro di truppe israeliane dalla Striscia ma non si fermano i raid aerei. Uccisi altri 17 palestinesi. Colpita scuola delle Nazioni Unite
Prosegue il ritiro delle truppe di terra israeliane dalla Striscia di Gaza, ma continuano i raid aerei, che la scorsa notte hanno provocato la morte di 17 palestinesi. Fonti militari hanno riferito che la maggior parte delle unità di combattimento hanno fatto rientro in territorio israeliano, con poche decine di soldati che resteranno sulla linea di confine con la Striscia.
E ancora sangue a Rafah dove un raid aereo israeliano ha colpito una scuola gestita dalle Nazioni Unite: dieci i morti i, hanno riferito fonti mediche palestinesi citate dai media israeliani. Un portavoce del ministero della Salute ha scritto su Facebook che la scuola ospitava migliaia di profughi.
Il bilancio delle vittime – Il ministero della Sanità di Gaza ha quantificato in 1.737 il numero delle vittime palestinesi dall’inizio dell’operazione “Confine protettivo” l’8 luglio scorso, di cui 400 sarebbero bambini, e i feriti sono oltre novemila. Gli israeliani, dal canto loro, hanno perso 63 soldati e due civili. Nella notte fonti della Difesa israeliana hanno riferito che Hadar Goldin, il sottotenente 23enne di cui Hamas aveva rivendicato il rapimento salvo poi smentire, è morto venerdì.
I colloqui al Cairo – Una delegazione di Hamas e della Jihad islamica è arrivata al Cairo per colloqui sulla tregua che saranno condotti attraverso la mediazione dell’Egitto e degli Stati Uniti. Nella capitale egiziana è arrivata una delegazione composta da sei persone, guidata Ezzat al-Rishq, componente dell’ufficio politico di Hamas mentre non sarà presente alcun rappresentante israeliano.
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