Iraq, rapiti 100 tra donne e bambini yazidi. Isis: “Li convertiremo all’Islam” Obama manda marines per aiutare i profughi a evacuare
I raid in Iraq non bastano. Gli Stati Uniti hanno deciso di mandare soldati per aiutare i profughi a evacuare. E così, 100 uomini, tra marines e forze speciali, secondo un servizio di Corriere.it, sono atterrati sulle montagne intorno a Sinjar. Missione: organizzare una via di fuga per i 30.000 civili Yazidi minacciati dai jihadisti. Un compito “soltanto umanitario” ma con persone addestrate. In precedenza Obama aveva assicurato che non avrebbe utilizzato forze di terra, anche se in questo caso il loro compito non è quello di combattere. In ogni caso, una delle opzioni – hanno affermato fonti citate dal Wall Street Journal – è un’operazione sul terreno con truppe americane a confronto diretto con i combattenti sunniti dello Stato islamico (Isis), quasi tre anni dopo il ritiro degli ultimi soldati Usa dal Paese. Intanto, nella regione sono stati inviati 130 consiglieri militari che, come ha sottolineato il segretario alla Difesa americana Chuck Hagel, non saranno impegnati in combattimento. Il compito dei consiglieri, che saranno stanziati a Erbil, sarà quello di valutare le opzioni di assistenza umanitaria alla popolazione e di aiutare i combattenti peshmerga curdi.
Le truppe da combattimento
Ben Rhodes, vice consigliere per la Sicurezza nazionale, ha spiegato ai giornalisti che seguono il presidente nella vacanza a Martha’s Vineyard che: non si tratta di «una reintroduzione di forze americane in combattimento sul suolo iracheno», ma che il dispiegamento di forze di terra per favorire i soccorsi è «diverso dalla reintroduzione di forze americane con lo scopo di combattere e sfidare l’Isis, si tratta di una sfida logistica molto complicata». In ogni caso i lanci di acqua e viveri ai rifugiati di questi giorni non sono sufficienti (l’esercito americano sta fornendo aiuti umanitari alle forze britanniche e Rhodes ha riferito che ci sono state offerte di assistenza da parte di Francia, Canada e Australia), e «occorre una soluzione duratura che porti quella popolazione in una zona sicura dove possa ricevere un’assistenza più continua». La decisione, sulla base del rapporto dei consiglieri sul posto, verrà presa «a giorni».
Rapiti 100 tra donne e bambini
La situazione è drammatica. Un alto responsabile dell’Isis conferma alla Cnn che i jihadisti tengono prigionieri almeno 100 fra donne e bambini yazidi. Sono stati rapiti una settimana fa a Sinjar quando i combattenti erano entrati, «uccidendo un alto numero di uomini». «Posso confermare che sono stati portati a Mosul e li convertiremo all’islam», ha aggiunto.
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