Giustizia, M5S no alla Riforma di Orlando: “Non parliamo con chi fa accordi con un pregiudicato”. Renzi replica: “Parlano con i terroristi ma non col governo”
Il Movimento 5 Stelle conferma che non parteciperà all’incontro previsto per oggi con il ministro della Giustizia Andrea Orlando sui temi della riforma allo studio del governo. In una lettera aperta rivolta al ministro della Giustizia e pubblicata sul blog di Beppe Grillo i membri M5S della commissione Giustizia di Camera e Senato scrivono di essere contrari ad “incontri di facciata” e a quella che definiscono una “chiacchierata ferragostana sul più e il meno”. Poiattaccano a testa bassa Matteo Renzi: “Il presidente ormai parla soltanto di giustizia civile: proviamo un senso di ribrezzo nel constatare che un presidente del Consiglio possa ancora scendere a patti con Berlusconi sulla giustizia”.
“Gentile ministro Orlando – si legge nel documento – con questa lettera le spieghiamo, punto per punto, perché non parteciperemo all’incontro di oggi. In primo luogo, siamo in presenza di un tipico caso, da parte sua, di scortesia istituzionale. Aspettavamo da ben 7 giorni (dal 13 agosto) – lamentano i 5 stelle – una risposta ad una nostra mail, reiterata il 18 agosto, in cui le chiedevamo, prima dell’incontro, di conoscere più dettagliatamente i contenuti dello stesso, giacchè non siamo disponibili ad una chiacchierata ferragostana sul più ed il meno. Abbiamo già avuto occasione di confrontarci su quelle che per noi sono le vere priorità in tema di giustizia per il nostro paese. Le abbiamo portato a giugno le nostre proposte in materia di anticorruzione”.
“Ci siamo incontrati a inizio agosto per discutere di processo civile, penale e norme contro la criminalità economica. Da allora – accusano ancora i 5 Stelle – il silenzio, a parte le interviste sui giornali giusto per dare l’impressione che qualcosa si stava muovendo. Siamo contrari agli incontri ‘di facciata’ al chiuso delle stanze, riteniamo che in Italia la giustizia necessiti di un impegno serio e trasparente”. Nel merito i grillini spiegano che “è evidente a tutti che, dopo il patto del Nazareno, la lotta alla criminalità e, più in generale, la giustizia penale, siano scivolate all’ultimo posto delle priorità del governo”.
A poche ore dal previsto incontro con le opposizioni, si è rivolta al ministro anche Forza Italia. “Ci auguriamo che il governo abbia un approccio deciso al tema della giustizia: una ‘riformetta’ non servirebbe a nulla se non a perpetrare tutte le disfunzioni attuali”, afferma in una nota la deputata Stefania Prestigiacomo. “Troppi imprenditori – aggiunge l’ex ministro – e troppi lavoratori soffrono oggi l’incertezza della giustizia civile, spesso caratterizzata da decisioni che arrivano dopo anni e anni, mentre le attività vengono di fatte bloccate in attesa del giudizio: è una situazione che non è più tollerabile, a maggior ragione in questo periodo di forte crisi che il nostro paese si trova a fronteggiare”.
Forza Italia è l’unico partito delle opposizioni che ha scelto di incontrare il guardasigilli. Oltre al Movimento 5 Stelle hanno deciso di disertare la riunione presso gli uffici di via Arenula anche i parlamentari di Sel e quelli della Lega Nord.
Pd: parlano coi terroristi non col governo
La risposta del governo non si fa attendere. Renzi non usa parole sue, ma rilancia un tweet del presidente democrat Matteo Orfini, che scrive caustico: “E i grillini rifiutano il confronto sulla riforma della giustizia… Coi terroristi bisogna interloquire, ma guai a farlo col governo…”. Riferimento, questo, alle parole del deputato Di Battista sull’invito al dialogo coi terroristi dell’Isis per risolvere la questione in Iraq.
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