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Siria, caccia a John, boia inglese di Foley. Nelle sue mani ci sarebbero anche le due italiane rapite a fine luglio

Siria, caccia a John, boia inglese di Foley. Nelle sue mani ci sarebbero anche le due italiane rapite a fine luglio

I militanti dell’Isis hanno recentemente sequestrato altri quattro ostaggi stranieri tra Aleppo e Idlib: si tratterebbe di due donne italiane, un danese e un giapponese. Lo scrive il Guardian nell’edizione americana del sito online.
I sequestri porterebbero a oltre 20 il numero degli stranieri ostaggio dei militanti islamici. Sarebbero giornalisti, fotografi o operatori umanitari.

Dopo il sequestro sono stati trasferiti a Raqqa, la roccaforte Isis nel nord della Siria. Il Guardian non cita fonti e non fa i nomi dei sequestrati: non c’è modo dunque di sapere con certezza se le due italiane siano Vanessa Marzullo e Greta Ramelli, le volontarie scomparse alla fin di luglio nell’area di Aleppo. Il quotidiano britannico osserva che i rapimenti si sono dimostrati un buon business per i militanti islamici.

Il destino degli ostaggi comunque, secondo quanto scrive Martin Chulov, non è quello di Foley, decapitato per lanciare un segnale agli Stati Uniti. Negli ultimi 10 mesi almeno 10 tra loro -tra i quali un danese, tre francesi e due spagnoli- sono stati rilasciati dopo lunghi negoziati conclusi con il pagamento di riscatti.

A condurre le trattative potrebbe essere stato, in alcuni casi, il britannico che ha ucciso Foley decapitandolo. Lo afferma uno degli ex ostaggi, che nel volto del boia ha riconosciuto una delle tre guardie (anche le altre due britanniche) che lo sorvegliavano a Raqqa.