Allarme terrorismo, rapporto della Cia: “L’Is conterebbe tra le sue fila fino a 31.500 combattenti”
Lo Stato islamico conterebbe tra le sue fila fino a 31.500 combattenti. E’ la stima di un rapporto della Central Intelligence Agency (Cia), secondo cui il numero supera di tre volte quello valutato in precedenza. L’Is, ha detto un portavoce della Cia alla Cnn, conterebbe “tra 20mila e 31.500 combattenti tra Iraq e Siria”.
Inizialmente, analisti e funzionari degli Stati Uniti avevano valutato che i combattenti dello Stato islamico erano circa 10mila. Il numero, ha aggiunto il portavoce, ha registrato un forte aumento a giugno, a causa di una maggiore attività di reclutamento, favorito da “successi sul campo di battaglia e dalla dichiarazione di un califfato”.
Oltre 15mila combattenti stranieri, ha precisato una fonte della Cia alla Cnn, compresi duemila dall’Occidente, sono arrivati in Siria per unirsi all’Is. Ed i combattenti proverrebbero da oltre 80 Paesi.
Australia preoccupata
L’Australia ha innalzato il livello di allerta terrorismo nazionale ad “elevato”, il secondo livello più alto. Lo ha annunciato il premier australiano Tony Abbott, precisando che la decisione si è basata sul consiglio delle agenzie di sicurezza ed intelligence preoccupate per l’aumentare del numero degli australiani legati a gruppi islamisti all’estero e non sulla prova di una specifica minaccia in Australia.
“Le agenzie di intelligence e sicurezza – ha spiegato il premier – sono preoccupate per il numero crescente di australiani che lavorano, sono legati o ispirati a gruppi terroristici come lo Stato islamico, il Fronte al Nusra e al-Qaeda”.
Il livello di allerta terrorismo in Australia era “medio” dal 2003. Un livello “elevato” serve ad avvertire che un attacco terroristico è considerato possibile o imminente.
Il presidente francese in Iraq
Francois Hollande è arrivato a Baghdad. Lo riferiscono i media francesi, precisando che insieme al presidente francese sono arrivati nel Paese anche i ministri della Difesa e degli Esteri francesi, Jean-Yves Le Drian e Laurent Fabius, e che Parigi intende dimostrare di volere svolgere un ruolo importante nella coalizione istituita dagli Stati Uniti per combattere lo Stato islamico.
A bordo dell’aereo atterrato questa mattina, si legge su ‘Europe1′, c’erano anche 15 tonnellate di aiuti umanitari. Dopo l’incontro con il presidente ed il neopremier iracheni, Fouad Masoum e Haider al-Abadi, è probabile che la delegazioni francese si rechi a Erbil, nel Kurdistan iracheno.
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