Deficit di bilancio, Padoan alla Bce: “L’Italia rispetterà gli impegni presi”. Renzi: “Dall’Europa nessuna lezione, vogliamo 300 miliardi di investimenti”
«Rispetteremo gli impegni». Così il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan arrivando all’Eurogruppo re0plica all’allarme lanciato ieri dalla Bce sui rischi per il governo italiano di non centrare l’obiettivo di un deficit di bilancio pari al 2,6% del Pil nel 2014, dopo il quadro economico peggiore del previsto.
Il target del deficit al 2,6% era «un obiettivo compatibile con un quadro macroeconomico diverso, e comunque rispetteremo i vincoli», spiega Padoan. E ancora: «La Bce ammette che il quadro macroeconomico è molto peggiore di sei mesi fa e c’è l’ovvia implicazione per i conti pubblici». L’Eurotower ha chiesto al governo uno sforzo di consolidamento maggiore, ma la replica del ministro è secca: «Stiamo lavorando alla legge di stabilità che per definizione impatta sui conti».
«Restano rischi sulle possibilità del governo italiano di centrare l’obiettivo di un deficit di bilancio pari al 2,6% del Pil nel 2014, soprattutto dopo che il quadro economico è risultato peggiore del previsto», ha scritto la Bce nel bollettino mensile, suggerendo «un ulteriore consolidamento del bilancio per essere in linea con il Patto di Stabilità». Le regole del Patto vanno rispettate per dare certezza agli investitori, ha ricordato Draghi nel discorso al think tank Eurofi, il convegno rivolto alla comunità finanziaria che si tiene prima di ogni informale Ecofin. Per Draghi, le regole non si devono cambiare per aiutare la crescita, perché lo spazio già c’è in quelle attuali.
Da parte sua il ministro era tornato già ieri a ricordare all’Europa la necessità di fare uno sforzo per la crescita e l’occupazione, perché ancora troppo poco è stato fatto e serve un miglior coordinamento delle politiche nazionali con quelle dell’Unione per fare squadra. E secondo il presidente della Bce Mario Draghi bisogna partire dal rilancio degli investimenti. Ma la buona notizia per l’Italia arriva dalla continua discesa dei tassi sui titoli del debito pubblico, con il Btp a tre anni che è sceso al minimo record di 0,52%.
Questa mattina sullo scontro tra Banca centrale europea e il Tesoro, è intervenuto anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi. Lo ha fatto a suo modo, con il primo di una serie di cinque tweet, dove assicura che l’Italia rispetterà gli impegni e invita il nuovo presidente della Commissione Juncker ad avviare il piano di investimenti da 300 miliardi.
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