Corte Costituzionale, Violante e Bruno non raggiungono il quorum. Una nuova seduta è fissata a Montecitorio per domani alle 18
Fumata nera per l’elezione dei giudici della Corte Costituzionale
Il Parlamento in seduta comune non ha raggiunto il numero di voti necessari a far passare le candidature di Donato Bruno e Luciano Violante.
Lo spoglio si è rivelato da subito incerto soprattutto a causa delle numerose assenze che erano evidenti fra i senatori e i deputati. In particolare, spiccava la mancanza di numerosi esponenti del Movimento Cinque Stelle. Le altre opposizioni (Lega, Fdi, Sel) erano presenti, anche se non in modo massiccio.
Bruno ha ottenuto 529 voti e con un numero di preferenze così alto, ha sottolineato il presidente dei deputati Fi Renato Brunetta, “non si cambia candidato. Con questi numeri si elegge il Presidente della Repubblica”. A Violante sono andate 530 preferenze. I due candidati restano dunque in pista: nel Pd, come ha detto il presidente dei deputati Roberto Speranza al termine della conferenza dei capigruppo, la linea è “andiamo avanti”.
Il voto per i cinque ‘laici’ del Csm
Nella votazione per i cinque ‘laici’ del Consiglio superiore della magistratura è stata eletta, con 489 preferenze, la senatrice di Forza Italia Elisabetta Alberti Casellati. Eletti anche Teresa Bene, di area democratica, e Renato Balduzzi, di Scelta civica. Hanno ottenuto entrambi 486 voti. L’aula ha fermato a 418 l’asticella dei voti per l’altro candidato Fi Luigi Vitali, mentre Nicola Colaianni ha ottenuto 125 preferenze e il candidato M5S Alessio Zaccaria si è attestato su 111 voti.
Casellati, Balduzzi e Bene vanno ad aggiungersi a Salvatore Legnini, Antonio Leone e Giuseppe Fanfani eletti in precedenza.
Per la Corte Costituzionale era il decimo scrutinio, il settimo per l’organo di autogoverno dei magistrati. Una nuova seduta è fissata a Montecitorio per domani alle 18. A questo punto per completare il quadro mancano da eleggere due componenti del Consiglio superiore della magistratura e due giudici per la Corte Costituzionale.
Le indicazioni di voto via sms
A quanto si apprende da fonti parlamentari, in giornata indicazioni di voto sarebbero arrivate via sms ai parlamentari azzurri: Donato Bruno e Luciano Violante per la Consulta; Elisabetta Casellati, Luigi Vitali, Teresa Bene e Renato Balduzzi, per il Csm.
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