“Cricca degli appalti”, sequestrati beni per un valore di 13 milioni all’ex Provveditore alle Opere Pubbliche di Roma Balducci
Beni per un valore di 13 milioni, dell’ex Provveditore alle Opere Pubbliche di Roma e presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Angelo Balducci, e di componenti della sua famiglia, sono stati confiscati dalla GdF di Roma. Balducci, con altri funzionari pubblici e imprenditori, è stato al centro di indagini delle Procure di Roma, Firenze e Perugia sulla cosiddetta «cricca degli appalti». La confisca riguarda beni immobili,tra cui un casale a Montepulciano,quote societarie e conti bancari.
Secondo gli investigatori la cosiddetta `cricca degli appalti´ era «un esteso e organizzato fenomeno di malaffare – si legge in una nota della GdF – definito da alcuni dei soggetti intercettati come «sistema gelatinoso» che, dal 1999, a fronte dell’uso sistematico della corruzione e di articolati illeciti tributari diretti a camuffare l’erogazione di tangenti, ha consentito la metodica assegnazione ad un numero chiuso di imprese favorite, in primis quelle di Diego Anemone, di rilevantissimi appalti pubblici, tra cui anche quelli relativi ai cosiddetti «Grandi Eventi» (Mondiali di Nuoto 2009, Vertice G8 all’Isola de La Maddalena, Celebrazioni del 150mo Anniversario dell’Unità d’Italia)».
Da questo ramificato `sistema corruttivo´ Balducci secondo gli accertamenti svolti dalle Fiamme Gialle di Roma, avrebbe tratto notevoli benefici accumulando un ingente patrimonio personale che, già sottoposto alla misura di prevenzione patrimoniale del sequestro nel giugno dello scorso anno, viene oggi definitivamente confiscato.
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