Fisco, il Cdm approva il 730 precompilato: già dal 2015 lo useranno circa 30 mln di contribuenti
“Una rivoluzione nella gestione del rapporto tra amministrazione finanziaria e cittadino, che per circa 30 milioni di contribuenti (lavoratori dipendenti e pensionati) inizia già nel 2015″. Così il Consiglio dei ministri ha presentato in una nota il 730 precompilato, che partirà già dal 2015 per circa 30 mln di contribuenti. Il provvedimento, esaminato per la seconda volta dal Cdm, passa adesso al vaglio delle commissioni parlamentari competenti e tornerà poi al Cdm per il via libera definitivo.
Attualmente spetta al contribuente l’indicazione dei dati: l’amministrazione finanziaria è chiamata poi ad effettuare le verifiche e a comunicarne gli esiti. Con l’invio della dichiarazione precompilata, invece, spetterà all’amministrazione finanziaria raccogliere ed elaborare i dati secondo una rigida scadenza temporale. Al contribuente rimane l’obbligo di verificare l’esattezza e la completezza dei dati.
Quanto ai Caf e ai commercialisti abilitati, i controlli saranno effettuati al soggetto che ha apposto il visto di conformità senza più rivolgersi al cittadino. In caso di documentazione carente o richieste di chiarimenti il Caf o il professionista hanno a disposizione 60 giorni per la trasmissione in via telematica all’Agenzia delle Entrate ed entro lo stesso termine di 60 giorni devono essere versate le somme richieste a seguito dei controlli.
A partire dal 2016 inoltre verranno inseriti i dati della tessera sanitaria e dunque relativi alle spese mediche, di assistenza specifica e delle spese sanitarie che danno diritto a deduzioni dal reddito o detrazioni d’imposta. Quanto ai tempi, il nuovo sistema funzionerà così: entro il 15 aprile il 730 precompilato sarà disponibile online al contribuente, che può accettarla oppure modificarla, rettificando i dati comunicati dall’Agenzia e inserendo ulteriori informazioni. Ma si può accedere al modello anche conferendo un’apposita delega al proprio sostituto d’imposta, a un centro di assistenza fiscale o a un professionista abilitato.
Nel caso in cui la dichiarazione venga presentata, con o senza modifiche, tramite Caf o professionisti abitati, questi ultimi dovranno apporre il visto di conformità sui dati della dichiarazione. Alla luce del diverso livello di responsabilità nell’assistenza fiscale, infine entro il 30 novembre verrà emanato un decreto del Ministro dell’Economia per la razionalizzazione del sistema dei compensi per i sostituti d’imposta, i Caf ed i professionisti abilitati, senza incremento di oneri per i contribuenti e per il bilancio dello Stato.
La dichiarazione precompilata del 730 è stata accolta con grande favore dal Codacons: “Si tratta di una ottima misura che consentirà risparmi enormi per la collettività – afferma il presidente Carlo Rienzi – Solo nel 2015, la minore spesa per i 30 milioni di contribuenti che potranno avvalersi del 730 precompilato, potrebbe raggiungere quota 3 miliardi. Oggi infatti ogni cittadino spende, per la compilazione della dichiarazione dei redditi, dai 30 ai 100 euro all’anno, a seconda che ci si rivolga ad un Caf o ad un commercialista – prosegue Rienzi – L’introduzione del modulo precompilato faciliterà quindi la vita ai contribuenti, ed eviterà loro l’esborso monetario legato al 730, nei casi in cui non sarà necessario rivolgersi ad un professionista o ad un Caf per contestare i dati elaborati dall’amministrazione finanziaria”.
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