Roma, arrestato allenatore di calcio giovanile per pedofilia e prostituzione minorile
Si conquistava la fiducia dei ragazzi di 13, 14 e 15 anni che avrebbe dovuto allenare. Ma il suo obiettivo era un altro: un allenatore di una squadra di calcio giovanile di Roma è stato arrestato dalla squadra mobile della Questura con l’accusa di prostituzione minorile e atti sessuali con minorenni.
L’indagine è condotta dalla IV sezione della mobile, specializzata in reati sessuali contro le donne, i minori e le fasce vulnerabili, ed è stata coordinata dalla procura di Roma. Sette mesi di indagine iniziati lo scorso 21 febbraio, quando gli investigatori hanno ricevuto una segnalazione per un tentativo di approccio sessuale all’interno dello spogliatoio di un’associazione sportiva da parte di A.A.
L’uomo è stato a quel punto seguito, nei suoi spostamenti e nelle sue attività fisiche e anche virtuali. La sua ‘tecnica’ era sempre la stessa, spiega la Questura: “Approfittare del suo ruolo, instaurando con la giovane vittima un rapporto premuroso, confidenziale e molto generoso, finalizzato ad abbassare progressivamente le difese del minore fino a coinvolgerlo in attività sessuali”. Il suo obiettivo erano ragazzi di età compresa tra i 13 e i 15 anni, a cui garantiva anche vantaggi economici: somme di denaro, ricariche telefoniche e regali di ogni sorta. La polizia ha anche scoperto altri casi passati, individuando altre vittime.
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