Napoli blindata per il vertice Bce, si temono scontri con gli attivisti del ‘Block Bce’. Scuole e banche resteranno chiuse, posticipati 4 matrimoni
Scuole chiuse. Paura per le vie d’accesso alla zona ospedaliera, che rischia di rimanere isolata. Negozi con le saracinesche abbassate. In città arrivano i governatori delle banche centrali europee e i Colli Aminei si asserragliano, pronti al peggio. Ma la paura per una giornata di disordini e guerriglia in strada è in tutta la città. Da ieri blindati della polizia presidiano piazza Plebiscito, via Toledo, piazza Municipio.
Alta tensione per il corteo dei movimenti antagonisti organizzato in occasione della riunione del consiglio direttivo della Banca centrale europea (18 governatori delle banche centrali che aderiscono all’area euro e dei sei executive director, tra i quali anche il presidente Mario Draghi) che si svolgerà presso il Museo di Capodimonte, a partire dalle 8.30 fino a sera.
La città trema e corre a contromisure fai da te: dai bar agli alimentari chiusi, alle derattizzazioni a catena per gli istituti scolastici.
Secondo gli organizzatori si attendono tra i 3 mila e i 5 mila partecipanti al corteo che partirà (alle 9) in prossimità della stazione Colli Aminei della Linea 1 della Metropolitana, per percorrere viale Colli Aminei e via Miano fino all’ingresso del Parco di Capodimonte.
L’area rossa comincia all’incrocio tra via Colli Aminei e via Miano. Oltre questa linea i manifestanti non potranno avanzare. Questo sarà il punto a più alto rischio, il punto in cui potrebbero esserci scontri tra la folla e le forze dell’ordine.
Gli organizzatori del corteo in rete assicurano: «Sarà una manifestazione pacifica per rivendicare i propri diritti e la città non deve avere paura, non deve cadere nel tranello di chi vuole strumentalizzare la nostra protesta».
Anche la Digos cerca di arginare l’onda di panico: «Saranno poche migliaia e principalmente manifestanti locali. In pochi arriveranno da fuori. E non è interesse di nessuno vandalizzare un negozio o mettere in pericolo gli studenti. I dirigenti scolastici hanno agito secondo scelte personali. La situazione è sotto controllo, non ci sono scenari preoccupanti».
A garantire la sicurezza in strada ci saranno circa 2 mila agenti (con videocamere sulle divise) e per limitare gli impatti sulla mobilità urbana, in particolare nella zona ospedaliera, sono stati individuati circa 50 punti di presidio della polizia municipale.
«Loro dicono che è tutto sotto controllo, ma io non sono così sicura» a farsi portavoce delle preoccupazioni della popolazione e di tutti i dirigenti scolastici è Giuliana Di Sarno, presidente della III Municipalità.
«Gli operatori scolastici sono preoccupati — dice la Di Sarno — Io mi sono fatta un giro delle scuole e non è arrivata nessuna comunicazione neanche su come comportarsi». La tensione è alta in via Colli Aminei e in via Saverio Gatto. In via Gatto, proprio a ridosso della metropolitana, dove ci sarà la partenza del corteo, ci sono cinque istituti scolastici e 2 mila alunni. «Io capisco che non bisogna fare allarmismo — chiosa il presidente, che non ha potuto partecipare ai tavoli in prefettura per portare il punto di vista dei cittadini e che ha scaricato da Internet l’ordinanza del Comune sulla viabilità — Ma bisogna anche preoccuparsi della sicurezza dei residenti, degli studenti, dei lavoratori».
Nella zona attraversata dal corteo risiedono 30 mila persone. Anche chi lavora oggi avrà problemi a entrare e uscire dal quartiere per le limitazioni del traffico.
Se vere e proprie indicazioni ufficiali per le scuole non sono arrivate i primi a decidere sono stati i genitori: «Nostra figlia non va a scuola, è troppo pericoloso» dice una coppia davanti ai cancelli del 21esimo circolo didattico, Mameli Zuppetta, verso le 11. Alle 13 la dirigente annuncia: «Scuola chiusa per derattizzazione». Stesso iter per la scuola materna Ovidio Decroly, la scuola media Salvemini. Tre alunne della scuola superiore Vittorini, in via Domenico Fontana spiegano: «La scuola dovrebbe essere aperta ma gli insegnanti ci hanno consigliato di rimanere a casa, per sicurezza».
La paura non ha un vero volto. «Ci hanno detto che potrebbero esserci degli infiltrati nel corteo. Manifestanti che vengono da fuori e non solo. Gente arrabbiata con il mondo. E a Napoli non è difficile trovarla» dice Barbara Fioccola, mamma di una bimba che frequenta la scuola materna Scudillo. «Io abito proprio davanti alla metropolitana — dice Angela, un’altra mamma — Mi chiudo in casa. Mi sono già organizzata per la spesa. Qui sarà la guerra, c’è troppa povertà in giro, troppa frustrazione».
Il quartiere è tappezzato dai manifesti del Block Bce, con il motto dei comitati “Jatevenne” e il grido “assediamoli”. Ma a sentirsi assediati per ora sono solo i cittadini.
«Saremo chiusi e per fortuna la vetrina si chiude all’interno — spiega Maria Gallo del negozio Fiocco di Neve in via Colli Aminei — Sicuramente c’è libertà e rispetto. Ma a noi nessuno ci ripaga, né per il mancato guadagno né per eventuali danni». «Il corteo parte proprio qui davanti — dice Carla Apollo del Flair Coffee, in via Gatto — Non sono state le forze dell’ordine a dirci di chiudere, ma il buon senso. Sarà pericoloso stare aperti».
Durante il transito del corteo (che si snoderà per quasi 4 chilometri) divieto d’accesso per auto, moto e bus su viale Colli Aminei e su via Miano. Deviazioni e stop per le linee dei bus. L’uscita Capodimonte della Tangenziale sarà percorribile solo verso via Santa Teresa degli Scalzi. «Non so neanche come arriverò al lavoro — dice la cassiera di un supermercato in via Lieti — Invitano a non usare i mezzi privati, molte strade sono chiuse. I mezzi pubblici deviano i percorsi. Sarà il caos».
E gli ospedali rischiano di rimanere “isolati”, accerchiati dal corteo e dai manifestanti. Il Pascale, il Cotugno, il Monaldi e il Cto hanno invitato i dipendenti ad anticipare l’orario di arrivo in sede. Disagi annunciati anche per il Cardarelli e il Policlinico. Rafforzata in tutti i presidi la sicurezza.
Alla III Municipalità hanno dovuto disdire e posticipare anche quattro matrimoni. E potrebbero essere interrotti o rallentati altri servizi.
In questa giornata di massima allerta i veri potenziali obiettivi “sensibili” sono le banche. Sul percorso del corteo ce ne sono decine. E il rischio di eventuali atti di vandalismo è esteso a tutta la città. Il Banco di Napoli ha inviato una mail (ad alta priorità) a tutte le filiali: chiuse le sedi di via Colli Aminei e via Nicolardi, ma anche quella di via Toledo. Per i palazzi di via Toledo, via San Giacomo, Galleria di Palazzo Zavallos la direzione del Banco di Napoli suggerisce di tenere chiusi i portoni dalle 9 del mattino fino a cessata emergenza. Sul lungomare blindati anche gli alberghi che ospitano le delegazioni.
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